Un nuovo stadio per il Napoli, un sogno che Aurelio De Laurentiis ha più volte paventato, ma che non ha mai realizzato. Il presidente della SSCN aveva decantato cento ettari di terrano ad Afragola, poi in altre zone della Campania, ma in realtà l’unico reastyling dello stadio di Fuorigrotta ora intitolato a Maradona, è avvenuto grazie alle Universiadi. Dunque nessun investimento privato, nemmeno di De Laurentiis.
Eppure a Firenze si farà un nuovo stadio, ma con fondi pubblici, anche se Commisso c’entra poco e niente. Lo spiega bene Nino Simeone presidente della Commissione Opere Pubbliche di Napoli: “De Laurentiis c’entra veramente poco, così come Commisso nella realizzazione dello stadio. Nardella dovrebbe spiegare meglio come stanno le cose: questi contributi, questi 95 milioni che arriveranno al Comune di Firenze per il progetto non sono per la riqualificazione dell’impianto sportivo, bensì rientrano nel piano strategico dei grandi attrattori culturali. Quelli che fanno riferimento al Ministero dei beni artistici e culturali. I bandi per la ristrutturazione degli impianti sportivi, che dovrebbero essere equivalenti allo 0,5% dell’intera quota del PNRR (l’importo del Piano Nazionale Resistenza e Resilienza), non sono ancora usciti“.
PNRR e nuovi stadi
Sempre Simeone aggiunge: “I Comuni non hanno ancora avuto la possibilità di presentare i progetti per la riqualificazione degli impianti sportivi. Il progetto lì a Firenze rientra nel piano anche di riqualificazione urbana per il quartiere dove c’è anche lo Stadio Artemio Franchi. Per capirci, oltre lo Stadio Franchi, nello stesso piano strategico sono stati finanziati anche il potenziamento della Biennale di Venezia, il Porto Vecchio di Trieste, un totale di 14 progetti approvati. Non c’entra nulla lo sport, proprio nulla l’impianto sportivo. L’impianto sportivo rientra, non so come ma l’hanno fatto, nel progetto di riqualificazione. L’unico stadio in tutta Italia. Il Comune di Napoli per questi progetti ha avuto un finanziamento di 100 milioni di euro, parliamo del contratto per la riqualificazione del centro storico. Tante cose che hanno la priorità sull’intervento di riqualificazione dello stadio“.
Nel PNRR potrebbe rientrare anche lo stadio Maradona che ha “bisogno di interventi e spero che tra maggio e giugno, quando apriranno i bandi, si presenteranno dei progetti per questo. Ma non c’è solo lo Stadio Maradona, ci sono tanti impianti a Napoli da riqualificare. Nardella, a cui faccio i miei complimenti, ha avuto un finanziamento di 95 milioni e non ho capito come ha fatto a far rientrare lo stadio. Questi sono anche i miracoli della politica. Non voglio dare meriti e demeriti a nessuno, ma non riesco a capirlo perché ai 95 milioni del recovery fund, bisognerà aggiungere altri 50 milioni che credo si debbano trovare, a meno che non arrivi San Commisso ds New York. Lo Stadio Maradona ha avuto già interventi importanti con le Universiadi. I 100 milioni sono per attrazioni culturali, il Maradona non rientra in questi fondi. Non capisco come abbiano fatto a Firenze a fare arrivare quei fondi al Franchi“.
Sempre Simeone conclude: “Avevamo bisogno di fare una serie di investimenti importanti su aree meravigliose come quella del centro storico. L’intervento di riqualificazione e di messa in sicurezza dello stadio è una delle priorità che vanno messe all’attenzione dell’amministrazione e vanno presentate con progetti concreti per quella parte di stadio che ha ancora bisogno di interventi. Non sono bastati i fondi delle Universiadi. Importanti, fondamentali, strategici, ci hanno permesso di avere uno stadio nelle condizioni in cui è oggi e non dimentichiamo come era qualche anno fa. Credo la situazione dello Stadio Franchi sia simile anche se non ci vado da anni perché per storie calcistiche non mi ha mai portato bene e cerco di starci lontano. La mia domanda è sempre la stessa: come hanno potuto finanziare un progetto così meraviglioso con i fondi che servivano a ben altro. Sono un curioso, cercherò di leggere con attenzione questo piano strategico“.