Il Napoli la prossima settimana lancerà la campagna abbonamenti. C’è tanta attesa per conoscere i prezzi dei vari settori dello stadio Maradona per chi deciderà di sottoscrivere la tessera. Ma la curiosità c’è anche nel capire se la contestazione a De Laurentiis, diventata oramai quotidiana, influirà sull’acquisto dell’abbonamento. I tifosi del Napoli contestano al patron azzurra una gestione non proprio esaltante della comunicazione. Dopo quella promessa di scudetto in conferenza stampa la situazione è solo degenerata, perché si è capito in maniera evidente che era una promessa vuota. Ma sono tante le questioni che non sono piaciute ai tifosi del Napoli, come quella frase sui tifosi vessati perché vogliono vincere. Insomma qualcosa di meglio si poteva fare dal punto vista comunicativo.
Dybala-Napoli: perché sognare
Secondo Corriere del Mezzogiorno ora al Napoli serve un colpo per sognare. In un editoriale sul Corriere del Mezzogiorno, Vittorio Zambardino attacca il pezzo cosi: “Perché a Roma si può sognare ed a Napoli no?” Una domanda più che giusta, soprattutto in un momento in cui la società deve lanciare una campagna abbonamenti ed un colpo a sensazione sarebbe un’azione di marketing da applausi. Ecco quanto viene scritto nell’editoriale.
Sono i giorni di una follia impalpabile che cerca di fare vento su un mercato piatto e noioso, tutti lì a sfogliare almanacchi e siti internet già solo per capire come si pronuncia Kvaratquellolà. Mercato povero e modesto per i poveri – fra i quali noi. Perché il Napoli non potrebbe ingaggiare Dybala per un biennale? Signori, la nostra bancarella nel suk del pallone è ricca di buoni giocatori e seri professionisti che stanno partendo dopo aver assaggiato il frutto amaro della non riuscita o della poca stima del mister: non si riescono a grattare sei-otto milioni da quelle partenze tanto vociferate – noi qui siamo signori, parliamo di problemi e non di persone, ma ci sono almeno tre nomi sulla bocca di tutti? C’è da curare la depressione ormai cronica di una piazza che non va allo stadio e va lenita la mutria nevrotica di una società che non comunica. Ci vuole un colpo d’ala, una ventata di passione, un nome per il quale pensare che l’abbonamento vada fatto ad ogni costo.