Napoli Rock: Osimhen-Kvaratskhelia, sono loro “The Specials” a ritmo ska

Diciassettesima puntata di Napoli Rock dedicata a Osimhen e Kvaratskhelia, The Specials a ritmo ska della stagione azzurra 

Tenete per sempre insieme quella coppia: Osimhen-Kvaratskhelia. Sono loro “The Specials”, ma non solo Speciali per quello che regalano in campo. Bensì per come emulano nel modo migliore il gruppo ska che ha fatto volteggiare milioni di persone in tutto il Mondo. Pianeta intero che, da un po’ di tempo a questa parte, si sintonizza dal satellite con l’Italia per gustarsi il Napoli delle meraviglie.

In campo gli azzurri si elettrizzano come ballando lo “skanking”. Cos’è? Sostanzialmente, le gambe simulano “un uomo che corre”, piegando le ginocchia e correndo sul posto a ritmo. Le braccia sono piegate a gomito, con le mani a pugni chiusi, alternati con le gambe (gamba sinistra, braccio destro, ecc). E ditemi se venerdì il fuoriclasse venuto dalla Georgia e la pantera made in Nigeria non hanno interpretato nel modo migliore queste movenze, fatta eccezione per una velocità che a Reggio Emilia stanno ancora verificando con il cronometro.

Ed in più c’è un altro aspetto che fila con The Specials. Il gruppo di Coventry ha dato vita ad una mescolanza delle culture, neri e bianchi nessuna differenza: tutti uguali che suonano uno stile musicale nato in Giamaica. Come questo Napoli: Italia, Nigeria, Slovacchia, Polonia, Camerun, Sud Corea e tante altre nazionalità rappresentate dal club azzurro nella città più multiculturale d’Italia. Too much too young, tutti a skankeggiare.

Contro il Sassuolo Victor e Khvicha scattano come se fosse una corsa ad ostacoli, si dimenano, dribblano uno due tre avversari e poi per la maggior parte dei casi segnano. Ed anzi è quasi come se adesso ci fosse in atto una ‘sfida divertente’ su chi firma il goal più bello ed esaltante. Magia per gli occhi dei tifosi napoletani che, dopo tante vittorie mancate, si stanno entusiasmando grazie all’incredibile gioco della banda Spalletti.

Mettiamola in numeri? Kvara ha segnato il goal numero 10 in campionato con 11 assist, Victor 18 reti in 19 partite e 4 assist. Impressionanti!

Eh sì, Osi e Kvara, come tutti gli attaccanti, si prendono le copertine e le prime pagine dei giornali, ma dietro, alle spalle, c’è il lavoro di tutta la squadra, dalla porta alla difesa, dal centrocampo all’attacco, sotto la guida di un maestro d’orchestra per cui si sono persi gli accostamenti musicali. Mozart, Beethoven, Verdi, Rossini, Bach per un Luciano Spalletti da Certaldo che si è finalmente consacrato al palato sofisticato del pubblico del Teatro San Carlo.

Primo violino è lui, Stanislav Lobotka. Non sbaglia un pallone col Sassuolo, dagli la palla e sai che è in banca. Un’iguana che s’intrufola dappertutto e ne esce sempre vincitrice. E chi è l’iguana del mondo del rock. Chi se non lui, Iggy Pop? Ed allora la nuova Frenzy!

>P.S. Chiamatelo Mapei Maradona Stadium. Perché venerdì erano oltre 10mila i napoletani a Reggio Emilia e per tutta la partita si sono sentiti solo loro, con ‘O surdato ‘nnamurato’. E poi nel recupero il coro “E se ne va. La capolista se ne va”. Brividi!

Terry Hall, rest in ska!

Consigli per gli ascolti

1. The Specials – Too much too young
2. Iggy Pop – Frenzy
3. Mozart – Simphony n. 41 ‘Jupiter’

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