Campagna mediatica contro il Napoli come nel 2007, L’impunità di Sozza la punizione inflitta all’arbitro Bergonzi.
L’impunità degli arbitri Sozza e Fabbri dopo Milan-Fiorentina, nonché il trattamento ingiusto subito dall’arbitro Bergonzi e dal calciatore Zalayeta dopo Napoli-Juventus. Un’analisi della campagna mediatica strumentale contro il Napoli, dalla squalifica ingiusta di Zalayeta, al mancato reinserimento di Bergonzi.
L’impunità degli arbitri Sozza e Fabbri
Per chi avesse ancora dei dubbi sulla sconcertante impunità consentita a Sozza, ma anche a Fabbri, dopo Milan – Fiorentina (XV giornata) del 13 ottobre 2022 dedichiamo queste poche righe. Per chi è rimasto sconcertato dagli elogi sperticati rivolti all’arbitro Sozza dopo lo scandaloso arbitraggio di Milano dedichiamo questo breve ricordo. Rammentiamo solo che una parte di personaggi che hanno partecipato a questo teatrino dell’assurdo, informazione annessa, si comportarono in maniera diversa per un rigore netto fischiato contro la Juventus.
Era il 27 ottobre 2007. Il Napoli batte la Juventus per 3 a 1 ma un rigore assegnato ai partenopei costò carissimo all’arbitro Bergonzi e al fantasista napoletano Zalayeta.
La campagna mediatica strumentale contro il Napoli
Il rigore assegnato al Napoli c’era tutto ma una strumentale campagna mediatica perpetrata contro il direttore genovese e i napoletani soprattutto, evidenziò ancora una volta l’insofferenza letteraria e giornalistica verso la parte meridionale del Paese. Il furore mediatico a reti unificate, Rai compresa, con i giornali annessi, non lasciò indifferente il designatore Collina. Titoli e titoloni si sprecarono a più non posso per mesi e mesi. Dai rigori “fantasmi” della Gazzetta dello Sport, ne ricordiamo uno straordinario “Juve rapinata a Napoli“. L’indecente Bergonzi inventa due rigori che non esistono. O Collina lo ferma per un anno o si ferma Collina” che fece da sfondo al fondo di Xavier Jacobelli. La grancassa mediatica colpì nel segno. La prevista nomina ad arbitro internazionale di Bergonzi dall’1 gennaio 2008 saltò e al suo posto fu promosso Rocchi, l’attuale designatore, passato alla storia per la famosa tripletta rifilata alla Roma il 5 ottobre 2014 in quel di Torino contro la Juventus.
La squalifica ingiusta di Zalayeta e la mancata riabilitazione di Bergonzi: un caso di impunità?
Ma per l’arbitro ligure non era ancora finita. Per circa tre mesi Bergonzi non fu utilizzato fra Serie A e Serie B. Pensate che ciò poteva bastare? Niente affatto! I media italici chiesero, a reti unificate, e ottennero la squalifica del napoletano Zalayeta.(pensate ai voli reali dell’impunito Cuadrado) per due giornate attraverso la Prova TV.
Per la cronaca e per la storia la squalifica di Zalayeta fu revocata perché il fallo c’era stato. Ovviamente Bergonzi inspiegabilmente non fu riabilitato e oggi come allora L’AIA non fu commissariata.
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