Nel Napoli segnano praticamente tutti: quindici giocatori diversi hanno segnato almeno una rete, Osimhen è ritorno al gol in Champions e Serie A.
Corriere dello Sport definisce il Napoli come una “multinazionale del gol, un brand moderno e anzi futuristico che Luciano Spalletti ha lanciato sul mercato già l’anno scorso e che stavolta ha persino abbellito, lasciando che la rivoluzione estiva divenisse un dettaglio esistenziale, qualcosa da accantonare ai margini della propria memoria: con il Bologna, l’hanno decisa Osimhen e Lozano, mandati in campo nell’intervallo per dare una svolta tecnico-atletica alla sfida; a Cremona c’erano riusciti Simeone-Lozano-Olivera, a San Siro al Cholito furono sufficienti una ventina di minuti, lui che con il Liverpool s’era fatto bastare qualche giro di lancette: chi sta fuori, aspetta semplicemente il proprio momento“.
Napoli: la media gol degli attaccanti
Detto che in rete ci vanno tutti, o quasi, il quotidiano sportivo dà anche qualche numero sulla media realizzativa degli attaccanti partenopei. Osimhen è ritornato al gol ed ha una media di un gol ogni 137 minuti. Mentre Lozano, che ha segnato tre gol di fila con Cremonese, Ajax e Bologna, ha la media di una rete ogni 139 minuti, la stessa di Giacomo Raspadori. Ma nel Napoli quello che stupisce per media gol è Simeone, che partendo spesso dalla panchina realizza un gol ogni 69 minuti giocati.
Procede ad ottimo ritmo anche uno come Politano, che non un bomber di razza ma che ha segnato una rete ogni 154 minuti giocati. Mentre il fenomeno Kvaratskhelia segna un gol ogni 116′. Ma al festival del gol si iscrivono anche Zielinski con 4 reti, Anguissa con 3, Kim con 2, Di Lorenzo e Juan Jesus, ad esempio.
Merito di Spalletti, merito di un collettivo che sembra credere ciecamente nel suo allenatore, negli schemi e nel gruppo che si è creato. Un’alchimia che può essere decisiva in questa stagione lunga e complicata.