Da Napoli una lezione a tutti e su tutti i fronti: l’Italia ‘pregava’ nel passo falso

Da giovedì 4 maggio a domenica 7 c'erano gli occhi di tutti sul capoluogo

La festa scudetto del Napoli non è ancora finita, ma i tifosi hanno dato dimostrazione di amore e rispetto.

Basterebbe guardare il nostro reportage sulla festa scudetto del Napoli, per capire quante persone c’erano allo stadio ed all’esterno dell’impianto. Sicuramente oltre centomila. Eppure quella di Napoli è stata solo, una grande ed immensa festa.

Da tutta Italia speravano nel passo falso del capoluogo partenopeo. Tutti erano pronti a puntare il dito dicendo: “Ecco i soliti napoletani“. Ed a dire la verità chi voleva bagnare la classica ‘fresella’ lo ha anche fatto. L’agguato che c’è stato nella notte dello scudetto del Napoli a Udine il 4 maggio, è stato considerato e riportato come un fatto legato alla festa.
Quello che è accaduto è un agguato gravissimo, che non ha nulla a che fare con il calcio. Eppure in tanti ci hanno sguazzato dentro, come c’è chi ha sguazzato per il furto di un motorino (grave) ma che non può essere ascritto ai festeggiamenti.

Ecco Napoli per la sua festa scudetto, che va ancora avanti, sta dando lezioni a tutti. Lo ha fatto con la squadra vincendo praticamente dappertutto, con un gioco spettacolare. Lo ha dimostrato con la società, che vince il titolo in Italia e arrivata ai quarti di Champions League (eliminati dal Milan con chiari errori arbitrali ndr) tenendo i conti in ordine.
Lo ha fatto con il suo pubblico, che ha gioito per le strade, sicuramente con euforia e folclore, ma lo ha fatto dando spettacolo positivo che ha convolto anche i tanti turisti presenti, che ora si sono innamorati ancora di più della città partenopea.

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