La missione degli scout azzurri in Inghilterra si è conclusa con una delusione. Il presidente detta la linea sul mercato di gennaio: niente follie. Tre nomi sul taccuino di Manna.
Il mercato del Napoli parte con una doccia fredda. Secondo quando riporta l’edizione odierna del quotidiano il Mattino, la missione degli osservatori azzurri a Newcastle per visionare Duran si è rivelata un buco nell’acqua: appena trenta minuti in campo prima di un’espulsione che ha vanificato il viaggio. Una battuta d’arresto che potrebbe raffreddare l’interesse per il gioiello dell’Aston Villa, valutato 45 milioni di euro.
Un segnale che si allinea con la nuova strategia tracciata da Aurelio De Laurentiis prima di lasciare l’Italia: basta spese folli nel mercato invernale. Una linea condivisa con Antonio Conte, consapevole che le operazioni in entrata dipenderanno dalle cessioni. Il tecnico ha però posto un veto sulla partenza di Raspadori: l’infortunio di Buongiorno ha reso l’ex Sassuolo una pedina troppo preziosa per essere sacrificata.
“In questo momento non possiamo privarci di Jack”, filtra da fonti vicine alla società, “la sua duttilità è fondamentale per gli equilibri della squadra”. Il direttore sportivo Manna sta comunque sondando alternative: i nomi di Fagioli e Pellegrini sono sul taccuino, ma le trattative con Juventus e Roma sono ancora in fase embrionale.
La priorità resta la difesa. Il sogno è Danilo, ma la pista si sta complicando: la Juventus di Giuntoli non intende rinforzare una diretta concorrente per la Champions senza un congruo indennizzo economico. Più percorribile la strada che porta a Ismajli: il presidente dell’Empoli Corsi apre alla cessione, con Zerbin possibile contropartita tecnica. Un’operazione che potrebbe allargarsi anche al talento Fazzini, nonostante il recente inserimento della Lazio stia facendo lievitare le richieste.
Sul fronte Osimhen, la posizione del Napoli è chiara: nessuno sconto sulla clausola da 75 milioni di euro. Una cifra imposta sia De Laurentiis che da Conte, consapevoli che un’eventuale entrata immediata potrebbe cambiare radicalmente lo scenario delle operazioni di gennaio.