Il Napoli saluta la Coppa Italia: un poker clamoroso del Frosinone gela il Maradona

Clamoroso poker al Maradona: il Frosinone conquista i quarti di finale di Coppa Italia battendo il Napoli con Barrenechea, Caso, Cheddira e Harroui.

Una serata memorabile al Maradona, dove il Frosinone ha fatto la storia vincendo per 4-0 contro il Napoli, conquistando così per la prima volta i quarti di finale della Coppa Italia. La squadra di Di Francesco ha letteralmente stupito il pubblico e gli appassionati di calcio, dimostrando una performance eccezionale che lascerà il segno.

Momenti di tensione e azioni concitate a caratterizzare l’avvio di gara con diverse occasioni da entrambe le parti. Simeone si è visto annullato un gol per un fallo di mano di Lindstrom, mentre Raspadori ha colpito il palo, mantenendo alta la suspense in campo. Nonostante gli sforzi del Napoli, il Frosinone ha difeso con determinazione, impedendo al Napoli di chiudere la prima frazione di gara in vantaggio.

La ripresa ha portato ancora più emozioni. Mario Rui ha scheggiato un altro palo su calcio di punizione, dimostrando come la fortuna non sorridesse al Napoli questa sera. Il Frosinone ha colto l’occasione e ha aperto le danze con un gol di Barrenechea, seguito da un secondo gol di Caso a soli 5 minuti di distanza.

Il finale della partita ha riservato ulteriori colpi di scena. Cheddira ha segnato su rigore, mettendo a segno il terzo gol per il Frosinone, mentre Harroui ha concluso la serata con il quarto e ultimo gol, consolidando la vittoria storica della squadra. Tanta delusione per i tifosi del Napoli dettata dalla partita giocata da Giovanni Di Lorenzo, ‘colpevole’ sull’errore difensivo che ha portato al terzo gol del Napoli e sul calcione rifilato a Gelli che ha portato Abisso a concedere il calcio di rigore per il Frosinone.

Il Napoli, nonostante gli sforzi e le occasioni create, non è riuscito a superare la difesa solida del Frosinone. La squadra di Di Francesco, con questa vittoria, si qualifica per i quarti di finale della Coppa Italia per la prima volta nella sua storia, lasciando il segno in modo indelebile nella competizione.

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