Conte, segnale scudetto per Napoli: cinque punti contro le big, la vetta non è un caso

Gli azzurri hanno già superato i test più difficili in trasferta del campionato


 

C’è un dato che più di tutti fotografa la solidità del Napoli in questa stagione. La formazione di Antonio Conte ha già affrontato e superato brillantemente gli esami più complessi del calendario: le trasferte contro Inter, Milan e Juventus.

Il pareggio di ieri sera a San Siro contro l’Inter (1-1) è solo l’ultimo tassello di un mosaico che si sta componendo partita dopo partita. Gli azzurri hanno conquistato la bellezza di 5 punti nelle tre trasferte più insidiose del campionato, lanciando un messaggio inequivocabile alle rivali.

La corazzata di Conte

“La squadra sta crescendo settimana dopo settimana”, aveva dichiarato Conte alla vigilia, e i fatti gli stanno dando ragione. Il Napoli guida la Serie A con un punto di vantaggio su un gruppetto agguerrito formato da Inter, Atalanta, Fiorentina e Lazio, mentre la Juventus di Thiago Motta insegue a due lunghezze.

Il segreto? Una fase difensiva quasi perfetta. L’arrivo di Alessandro Buongiorno ha elevato ulteriormente il livello di un reparto che ha subito solo 7 reti in 12 giornate, numeri da record che valgono la seconda miglior difesa del torneo dopo quella bianconera.

I numeri che fanno sognare

Le 8 vittorie, i 2 pareggi e le sole 2 sconfitte raccontano di una squadra che ha trovato la sua dimensione. I 19 gol realizzati certificano un attacco che sa colpire al momento giusto, specialmente nelle partite che contano.

Ma è soprattutto la personalità mostrata nei big match a far sognare i tifosi partenopei. Due trasferte a San Siro, una all’Allianz Stadium: il calendario aveva messo di fronte al Napoli un trittico da brividi e la squadra ha risposto presente, dimostrando di poter competere ad altissimi livelli.

Ora il calendario offre sulla carta un percorso più agevole. Con le trasferte più complicate già archiviate, il Napoli di Conte può guardare al futuro con rinnovato ottimismo. La strada è ancora lunga, ma la direzione sembra quella giusta. Il sogno tricolore non è più un’utopia.

Exit mobile version