CORRSPORT – “Napoli che spettacolo non ci sono più aggettivi” la fuga ha un segreto

Il Napoli va in fuga nel campionato di Serie A con cinque punti di vantaggio sull’Atalanta e sei punti sul Milan.

I rossoneri sono stati sconfitti dal Torino, nemmeno la mega svista arbitrale di Abisso è servita ad aiutare il Milan. Alla fine del match Pioli ha mostrato tutto il suo rammarico per i tre punti persi, soprattutto perché vede la vetta allontanarsi.

Il campionato è ancora lungo ma il Napoli prova una prima fuga. Ecco l’analisi del Corriere dello Sport: “Per il livello e la qualità del Napoli sono stati esauriti gli aggettivi. La sua forza è tecnica e mentale. A volte più tecnica, a volte più mentale. A vederlo giocare in questo periodo (un lungo periodo cominciato a inizio stagione) sembra che il lavoro di Spalletti sia stato una passeggiata. Al Napoli basta aprire il gas e dà spettacolo. In realtà, il vero merito del tecnico di Certaldo è stato quello di trasformare l’enorme (e per certi veri inattesa, in questa misura) qualità individuale in qualità collettiva“.

Osimhen e Kvaratskhelia simboli della fuga azzurra.

Serie A: il Napoli allunga sul Milan

Poi il quotidiano sportivo in edicola oggi continua: E’ accaduto grazie anche a una serie di giocatori fantastici di cui dispone, campioni capaci di mettersi a disposizione della squadra. Oggi il Napoli è attacco rapido e tecnico e difesa solida e robusta. Il suo gioco nasce da quella mente illuminata (da Spalletti…) di Lobotka, un tipo di regista tattico e tecnico allo stesso tempo: lo slovacco, molto spesso marcato a uomo, esce dal controllo dell’avversario e apre e dilata la manovra napoletana appoggiandosi sia ai due interni che agli esterni. Il repertorio di classe assoluta di cui è in possesso Kvaratskhelia consente a Lobotka e ai suoi colleghi di reparto di pescarlo sulla fascia ma anche all’interno.

Sui corridoi laterali attaccano i terzini meglio inseriti nel contesto di tutto il campionato, Di Lorenzo a destra e Mario Rui (diventato in questa stagione uno dei migliori esterni d’Europa) a sinistra.
Vanno dentro senza palla sia Zielinski che Anguissa e questo inserimento a fari spenti garantisce sempre una massiccia presenza di napoletani in area avversaria. Trenta gol in 12 partite di campionato, più 20 in 5 di Champions sono l’esatta misura della forza offensiva di una squadra che dispone di tre centravanti, il meno costoso dei quali (il Cholito) ha segnato 4 reti“.

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