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Maurizio S
NAPOLI – Impazzano sui social i saluti di Sarri, una presunta lettera d’addio con tanto di messaggi d’amore. Molti napoletani creduloni sono cascati nel tranello, ma il tecnico azzurro non ha alcun profilo nè su Facebook, nè su Twitter nè tantomeno su Instagram. Continuare a condividere quelle parole, inventate di sana pianta, contribuisce solo ad alimentare lo spiacevole fenomeno delle fake news.
Prende il mio posto uno degli allenatori più titolati al mondo. Sono felice per il mio Napoli. E sono contento pure per Aurelio, a cui mancherà la “grande bellezza”, ma non la mia tuta, il mio essere rude e spontaneo, la mia ottusità tattica.
Prometto: verrò a festeggiare con voi quando accadrà.
Non lo nomino.
Non l’ho fatto nemmeno quest’anno, nonostante l’avessi dentro dal primo giorno.
Ad Maiora, mia gente. Mi sarete dentro fino all’ultimo respiro. Come il gol di Kalidou.
Maurizio
Maurizio Sarri
Sbagliano coloro che tendono a minimizzare il fenomeno delle fake news. I dati dimostrano l’esatto contrario: la maggioranza degli italiani ci casca. Le conseguenze possono essere molto gravi perché spesso le bufale sono costruite ad arte per distruggere l’immagine di un personaggio, oppure evidenziare notizie totalmente false.