Maradona, Carmando: “La sua morte mi ha ferito profondamente. Lotto per lui come un leone”

Salvatore Carmando confida con le lacrime agli occhi che la morte di Maradona lo ha ferito profondamente e lotta per lui come un leone

Salvatore Carmando ricorda con le lacrime agli occhi Diego Armando Maradona, scomparso due anni fa in Argentina, nel corso del suo intervento radiofonico ai microfoni di Marte Sport Live. “Chiedo scusa a tutti, ma in due anni ho parlato poche volte in pubblico… Chiedo scusa a tutte le persone che mi hanno chiamato, ma non potevo parlare. Sono stato ferito, però non sono morto. La scomparsa di Diego mi ha ferito profondamente. E’ stato un duro colpo. Parlare di Diego, per me, è come parlare del mondo intero. Ha dato la vita a tante persone”. 

Carmando ha poi proseguito: “A chi paragona Diego a Messi, rispondo: non esistono paragoni, Diego è stato l’uomo più grande al mondo. In Argentina impazziscono ancora per lui, il calcio lì è una religione e si segue tantissimo la Nazionale”.

Carmando confida che la morte di Maradona lo ha ferito profondamente

“Non si fa abbastanza, a Napoli, per ricordarlo? Ma nessuno lo ha dimenticato. Maradona ha fatto divertire il mondo intero. Napoli piange per Diego perché ha mostrato a tutti il calcio napoletano”.

“In chiusura, voglio salutare tutti i tifosi napoletani, perché lo meritano, perché ricordano Diego con tutto il cuore. Non sono stato bene, ma sono un leone e voglio fare come loro, andare con tutto il cuore a vedere il museo a cielo aperto che la gente ha voluto dedicare a Maradona in città. Lo farò per lui”.

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