Lucchesi: “Vi svelo una cosa che risale al 2004, quando De Laurentiis comprò il Napoli”

Napoli da sogno, Fabrizio Lucchesi rivela il segreto del successo: ‘De Laurentiis, Spalletti e un cantiere vincente’.

Fabrizio Lucchesi, dirigente sportivo, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Marte durante la trasmissione “Marte Sport Live” condotta da Dario Sarnataro. Lucchesi ha parlato della valutazione di Victor Osimhen e dell’importanza di Spalletti nel progetto Napoli. Lucchesi ha poi svelato un retroscena risalente al 2004, quando Aurelio De Laurentiis divenne proprietario del calcio Napoli.

150 milioni base d’asta per Osimhen? Quanto è bello quando si sente parlare di calciatori valutati in questo modo, immagino la soddisfazione massima del management del Napoli. Osimhen ha un valore altissimo, l’offerta per lui deve essere superiore alla valutazione sul mercato anche perché il Napoli non ha bisogno di vendere. Poi di fronte a certe cifre nessuno può permettersi di non cedere i calciatori, specie in serie A.

Spalletti centrale nel progetto Napoli? Senza dubbi. L’unica regola non scritta ma quella che fa più risultati è che certi rapporti vanno curati, per il rapporto che c’è tra Spalletti e il Napoli sarebbe riduttivo rinnovare applicando la clausola unilaterale con una pec, ma certamente non sarà così. Quest’anno è successo qualcosa che ha stravolto il calcio, di questo scudetto al Napoli se ne parlerà per i prossimi 50 anni, per le modalità di questo successo e per quello che significa il titolo a Napoli in questa stagione.

L’azione che ha portato al secondo gol di Osimhen a Torino? Un documentario da far vedere ai bambini per insegnare loro come si gioca a calcio.

Il Napoli può aprire un ciclo? Deve provarci, il Napoli è un bellissimo cantiere che produce risultati straordinari, ha raggiunto un livello molto alto.

Vorrei elogiare anche De Laurentiis: svelo un episodio. Quando prese il Napoli dal fallimento, era il 2004, l’ho conosciuto perché ero alla Fiorentina e lui è molto amico di Della Valle. Già allora usava delle espressioni e vedeva cose con 10 anni di anticipo, era ed è un visionario. In questa stagione straordinaria lui ci ha creduto per primo, complimenti. Il Napoli sta raccogliendo i frutti di un lavoro coerente, con un modello che deve perseguire, confermando ovviamente anche Giuntoli che ha grandi meriti”.

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