Lo juventino Baldassarre: “Sentenza Juve-Napoli, gli azzurri hanno sbagliato”

Antonio Baldassarre presidente emerito della Corte Costituzionale è intervenuto ai microfoni di Radio Punto Nuovo sulla sentenza Juve-Napoli.

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Non nasconde la sua fede calcistica Antonio Baldassarre, presidente emerito della Corte Costituzionale, che a Radio Punto Nuovo dice: “Sono stato nel CdA del Napoli, ma sono juventino: mi fu chiesta questa cortesia. Fin da bambino sono stato juventino, furono Boniperti, Parola ed altri a farmi innamorare della Juventus. I bambini vanno sempre dalle squadre che vincono: la Juve era la squadra che andava per la maggiore. Ho avuto sempre simpatia per il Napoli. Il Napoli di Corbelli fu uno dei punti più bassi della storia azzurra. Davo consigli legali nel trasferimento da Ferlaino a Corbelli e mi trovai nel CdA, ma con più svantaggi che vantaggi. Rinascita con De Laurentiis: ha fatto una grande squadra, ma Ferlaino ha avuto Maradona. Quando sento chi è il miglior giocatore di tutti i tempi: non c’è partita, Maradona è stato super“.

Baldassarre parla della sentenza Juve-Napoli, che per ora ha visto bocciati i ricorsi di De Laurentiis in primo e secondo grado: “Posso dare un parere esterno: contano molto le circostanze di fatto hanno rilevato che hanno rilevato i giudici. Il giudice ha rilevato dei fatti, per esempio una telefonata del Presidente del Napoli a quello della Regione Campania o della Asl e sono fatti rilevanti. Il Napoli ed il Presidente non si sono comportati con la dovuta furbizia, hanno fatto le cose senza un minimo di raziocinio, è sembrato un po’ tutto incoerente ed ha lasciato la possibilità di dire: ma che c’è dietro.

Il Napoli avrebbe dovuto dare spazio alla massima apertura a partire per Torino e questo non c’è stato e questo, per chi sa bene quali sono le conseguenze, è stato un errore importante. Se il Napoli avesse dato maggiore impressione di voler partire, anche la domenica mattina, poteva cambiare le cose. Un conto è la giustizia ordinaria, un conto è la giustizia sportiva, con un livello di principi generali e principi speciali che si applicano nella giustizia sportiva che derogano ai generali nella giurisdizione speciale, come nel caso del diritto sportivo. Il Tar si può dichiarare incompetente o, se si dichiara competente, può sottolineare la specialità dell’ordinamento sportivo“.

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