Lazio, Lotito chiama l’esorcista a Formello invocando la protezione divina

Lotito porta l’esorcista a Formello contro i troppi infortuni subiti dalla Lazio in questa stagione. Altra scaramanzia nel calcio.

[better-ads type=”banner” banner=”105133″ campaign=”none” count=”2″ columns=”1″ orderby=”rand” order=”ASC” align=”center” show-caption=”1″][/better-ads]

LA SCARAMANZIA NEL CALCIO

Lazio, Lotito chiama l’esorcista a Formello contro i troppi infortuni accorsi in casa Lazio dall’inizio della stagione. La scaramanzia nel calcio esiste da sempre, in molti ricorderanno Il compiano presidente del Pisa, Romeo Anconetani e l’abituale gesto scaramantico di spargere sale, prima della partita.

Oppure Bruno Pesaola, visto anche sulla panchina della Fiorentina e del Napoli tra gli anni ’60 e gli anni 80’, doveva ascoltare il suo disco portafortuna prima di ogni partita.

Un giorno, prima di una trasferta, percorse 500 km per andare a recuperarlo, salvo scoprire che la squadra era partita senza di lui.

Restando a Napoli, un retroscena carino lo racconta l’ex Jorginho a proposito di Sarri suo allenatore prima al Napoli ed ora al Chelsea: “Si rifiuta di toccare il pallone quando esce dal campo per una rimessa laterale: non c’è nulla da fare, non vuole neppure sfiorarlo, non ce lo restituisce mai”. Ma perché lo fa? “Forse perché non gli piace che il pallone esca, a essere pignoli nel suo calcio questo non dovrebbe proprio succedere”.

Sono tante, troppe le scaramanzie nel calcio ma Lotito batte tutti.

Lotito porta l'esorcista a Formello contro i troppi infortuni subiti dalla Lazio in questa stagione. Altra scaramanzia nel calcio.
Romeo Anconetani, sparge il sale prima di una gara del Pisa.

ESORCISTA A FORMELLO

Secondo il presidente dei capitolini, la Lazio avrebbe meritato altri risultati, alla sfortuna in campo si sono aggiunti i troppi infortuni. Ecco l’idea di Lotito: non sapendo più a quale santo votarsi, è rimasta la fede. E anche la voglia di allontanare gli influssi negativi.

La sfiga per dirla molto più efficacemente. Così ha convocato un prete di sua fiducia e lo ha portato all’interno dello spogliatoio prima che cominciasse l’allenamento, fissato per le 15. L’aspersorio e l’acqua santa. Una benedizione in piena regola, come alla messa.

[better-ads type=”banner” banner=”105133″ campaign=”none” count=”2″ columns=”1″ orderby=”rand” order=”ASC” align=”center” show-caption=”1″][/better-ads]

Il segno della croce con tre dita. Una formula rituale con cui il sacerdote (o ministro di Dio) invoca la protezione divina e la grazia su persone o cose.

I giocatori si stavano preparando per l’allenamento. La missione di Lotito a Formello aveva questo obiettivo.

Non è la prima volta nella gestione Lotito. Era successo nell’autunno 2013, quando Petkovic allenava la Lazio, e ancora prima in passato, tra il 2009 e il 2010.

 

Exit mobile version