Kvicha Kvaratskhelia parla al Corriere dello Sport di Tornike il fratello minore che gioca a calcio, ma anche della sua famiglia.
L’attaccante georgiano del Napoli ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano sportivo, in cui parla di scudetto, Champions e del suo adattamento in città. Il giocatore si è soffermato anche sull’impatto che ha avuto con il difficile campionato italiano: “Ci sono tante squadre forti, di altissimo livello, e per questo sarà dura: Milan, Inter, Juve, Lazio, Roma, Atalanta, Fiorentina. Anche l’Udinese ha cominciato la stagione alla grande” ha detto Kvaratskhelia.
Kvaratskhelia: il fratello Tornike e la famiglia
- Chi era il suo idolo da piccolo e aspirante calciatore?
«Cristiano Ronaldo. Anche se il mio primo amore è stato Guti del Real Madrid. Quando giocavo con gli amici a Tbilisi, la mia città, indossavamo magliette bianche: io, dietro, scrivevo il suo nome». - Anche suo padre, Badri, è stato un ottimo calciatore ed è un allenatore.
«Dopo le partite parliamo sempre, ci confrontiamo: mi dà il suo parere e ovviamente qualche consiglio. Viene spesso a vedermi allo stadio». - La sua famiglia l’ha seguita a Napoli?
«Sì, sono quasi sempre qui con me. I miei genitori e i miei due fratelli: uno più grande e uno più piccolo. Di dodici anni. In Georgia gioca anche lui, con i Vikings, ed è veramente molto bravo. Moltissimo. Si chiama Tornike». - Se il Dna non mente, il Napoli dovrebbe comprare anche lui…
«Si! Magari. Perché no?». - La sua fidanzata, Nitsa, vive in Georgia?
«Per ora sì, ma qualche volta viene a trovarmi. Studia all’Università. Medicina».
Chissà che il Napoli non ci faccia un pensiero su Tornike, fratello di Kvaratskhelia che se ha nel dna il talento di Kvicha, potrebbe essere sicuramente un elemento da prendere in seria considerazione per il futuro del club azzurro.