Koulibaly rinnova fino al 2023. La società ha ufficializzato la firma del difensore senegalese: guadagnerà 3,5 milioni. De Laurentiis non lo venderà per meno di 100 milioni.
KOULIBALY RINNOVA CON IL NAPOLI
L’ha detto De Laurentiis, prima del cinguettio che è finalmente arrivato in serata: «Koulibaly ha rinnovato con noi». Scadenza 30 giugno 2023, poi vai capirli questi sceicchi o gli oligarchi o i ricchi: ma Koulibaly è una frontiera, la rappresentazione sintetica del progetto, l’espressione pratica della competenza, un affare da sette milioni di euro (gennaio 2014) allestito da Rafa Benitez e tenuto lì, in cassaforte, per sei mesi, affinché non venisse strappato via.
100 MILIONI
Bisogna dare un valore agli uomini – scrive il Corriere dello sport, anche economico: 100 milioni di euro. L’oro di Napoli è in quest’Idea, chissà mai se potranno bastare cento milioni di euro, un bel giorno, per scalare il K2, sarà un’impresa o forse no, però vada come vada rappresenterà un evento. Raggiungere Koulibaly rappresenterà una fatica, uno sforzo immane, qualcosa d’irragionevole che pure il Manchester United e il Chelsea hanno lambito e seriamente.
CONTRATTO DA TOP PLAYER
Kalidou ha rinnovato un contratto che ora viaggia ben oltre i tre milioni e mezzo di euro e che dunque regalano lo status di top player, come se fosse lo stipendio a stabilire quale sia l’elite d’appartenenza alla quale lo destinò Benitez, mentre gli spiegava i movimenti spostando bicchieri e pure il suo orizzonte.
IL GOL ALLA JUVE LO PROIETTA TRA LE STELLE
Koulibaly ora galleggia tra le stelle, e c’è stato un istante, la frazione di un’illusione, in cui è arrivato (quasi) sulla luna, con quel colpo di testa che a Torino, allo Juventus stadium, ha abbagliato Napoli, l’ha trascinata nel delirio di massa, l’ha fatta sentire – e sul serio – proprio sull’uscio della favola, dal quale, il calcio è perfido, l’ha tirata fuori (anche) lui, a Firenze, una settimana dopo. Però questo è il passato, un’ombra ch’è già sfilata via, mentre il futuro gli appartiene per intero. L’oro nero di Napoli.