Juve-Napoli: perché Zielinski, Lobotka e Rrahmani hanno giocato. De Laurentiis non è uno sprovveduto

Oggi è arrivato il deferimento per Aurelio De Laurentiis e Raffaele Canonico

Il deferimento di Aurelio De Laurentiis e Raffaele Canonico è scattato per aver fatto giocare Rrahmani, Lobotka e Zielinski in Juve-Napoli del 6 gennaio. Secondo la procura federale è stata violata la quarantena, una motivazione che ha portato al provvedimento dopo 3 mesi della partita giocata. Insomma è servita un’indagine più che approfondita per arrivare al verdetto. C’è chi pensa ad un sconfitta a tavolino per il Napoli, ma ci sono più avvocati che fanno sapere che non può avvenire.

Ma andando a cercare le motivazioni per cui Rrahmani, Zielinski e Lobotka hanno giocato Juve-Napoli, si può leggere un pezzo di Antonio Giordano del Corriere dello Sport. Nell’articolo veniva spiegato già al tempo dei fatti, il motivo per cui la SSCN aveva deciso di far giocare i tre giocatori: “Ci sono voluti consulti incrociati, per capire se Zielinski, Rrahmani e Lobotka l’avrebbero potuta giocare o no questa Juve-Napoli, dopo essere stati sistemati in “quarantena” dalla ASL 2 di Napoli: si può fare, ma sì, basta che vadano in campo e poi rientrino in albergo, come se fossero dei dipendenti del Catasto mica atleti chiamati a correre per 90′, facendo corse strappapolmoni di 50 metri. E così, li hanno messi in formazione, con Domenichini, raffreddato – ma solo una congestione dài – ch’è andato a fare la riunione tecnica per capire ancora una cosa: ma nelle mischie, in quelle cose di campo che spesso succedono, i giocatori avrebbero dovuto farsi prestare la mascherina? Don’t look up!

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