Il medico sociale del calcio Napoli dott. De Nicola contro la gazzetta dello sport. Il luminare, sul proprio profilo facebook ha criticato il quotidiano sportivo asserendo che : “il Napoli non merita questo trattamento“.
FACEBOOK: IL DOTT. DE NICOLA CONTRO LA GAZZETTA
Da Facebook arriva la critica del dott. De Nicola contro la Gazzetta dello sport. In particolare il medico sociale del Napoli attacca l’articolo del giornalista della rosea Davide Stoppini su Milik. Ecco le parole di Alfonso De Nicola:
“Ritengo sia giusto intervenire allo scopo di fornire delle notizie corrette. Nell’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” è stato pubblicato un articolo a pag. 12 nel quale si parla del rischio recidive post lesioni al legamento crociato.
Il giornalista avanza l’ipotesi che il pericolo ricadute sia da ascrivere alla fase di recupero post operatoria che viene effettuata dagli staff medici delle società.
Nell’articolo si fa riferimento a casi molto diversi tra loro, che in quanto tali non possono essere accomunati.
In realtà temi del genere vanno approfonditi e analizzati ma con il giusto rigore scientifico e attraverso l’utilizzo di dati certi.
Parlarne in modo approssimativo – come dicevo – non rende giustizia alla necessità di dare delle informazioni corrette.
Nel caso che ci tocca più da vicino mi sembra opportuno sottolineare e ricordare che:
1. La frase di Milik, riportata nel suddetto articolo, è stata estrapolata da un contesto molto più ampio. Il calciatore seppur clinicamente guarito fa riferimento ad uno stato d’animo condivisibile;
2. Il secondo infortunio subito da Arek Milik è relativo all’altra gamba, dunque non è una “ricaduta”;
3. Per il recupero di entrambe le lesioni sono stati ampiamente rispettati i tempi.
IL NAPOLI NON MERITA QUESTO TRATTAMENTO
La serietà e l’altissima professionalità degli staff, tecnico e medico, della SSC Napoli sono testimoniati da anni di risultati straordinari certificati dagli organi ufficiali europei.
La medicina è una cosa seria e tocca aspetti importantissimi ed estremamente delicati della vita umana; gli atleti sono prima di tutto uomini e donne e quando si trattano temi inerenti la salute si ha l’obbligo morale di parlarne in modo corretto”.