I cori dei tifosi dello Spezia contro Napoli e Maradona al centro del dibattito politico: “Multare è ridicolo, servono pene severe “.
Il calcio italiano è stato recentemente testimone di una partita molto particolare tra Spezia e Napoli. Sebbene la partita stessa sia stata abbastanza normale, ci sono state alcune scene fuori dal comune che hanno catturato l’attenzione del pubblico. Ad esempio, l’attaccante del Napoli, Victor Osimhen, ha compiuto un gesto nobile durante il riscaldamento. Ha colpito accidentalmente una tifosa spezzina con un tiro e, non appena se n’è reso conto, si è precipitato in curva per scusarsi e verificare le sue condizioni.
La tifosa ha descritto l’incidente come “incredibile”: «Quel pallone è arrivato all’improvviso e mi ha colpita. Poi è arrivata la sorpresa: Osimhen in curva. È stato davvero molto gentile, si è scusato, si è sincerato delle mie condizioni e poi è andato via. È stato incredibile, mio cognato è tifoso del Napoli, dovevo chiedergli una maglia per lui».
L’altra parte della storia è meno piacevole. Il settore ospiti era chiuso ai tifosi del Napoli residenti in Campania a causa di un provvedimento del ministro degli Interni, ma c’erano circa 800 tifosi del Napoli che hanno assistito alla partita nei Distinti e nelle Tribune. Tuttavia, dalla curva Ferrovia, i tifosi di casa hanno intonato cori offensivi nei confronti di Maradona, Napoli e persino di Spalletti Questo non è il primo caso di questo tipo e si attende un provvedimento da parte del giudice sportivo per la curva Ferrovia.
La questione ha anche attirato l’attenzione della politica, con esponenti che hanno sottolineato l’importanza del rispetto e della legalità negli stadi di calcio. Alcuni hanno chiesto sanzioni più severe per chi compie atti di inciviltà, invece di limitarsi a multe di 10.000 euro.
« Se allo Spezia, per gli infami cori contro Napoli, Maradona e Spalletti, devono esser inferti nient’altro che i consueti 10 mila euro di multa, chi di dovere può anche risparmiarsi la sanzione: sotto il profilo pedagogico è persino meglio. Almeno non si comunica che l’inciviltà e l’incitamento all’odio sono lesioni che valgono così poco» – lo dichiarano Gaetano Quagliariello, Maurizio de Giovanni e Sandro Ruotolo.
«Se il calcio – proseguono – vuol essere un mondo permeato dal rispetto dell’altro e della legalità, bisogna applicare negli stadi la tolleranza zero, punendo chiunque sbaglia, senza indulgenze determinate dal tifo o da altro. E bisogna saper prevenire la violenza stroncandone le cause, piuttosto che limitarsi a reprimerla quando è ormai troppo tardi».
Sulla questione è scesa in campo addirittura la Lega Nord di Salvini, che si è concentrata sul mancato rinvio della partita da parte dell’arbitro Di bello e ha sottolineato la necessità di potenziare la video vigilanza per prevenire la violenza negli stadi.
La storia del calcio italiano ricorda che soltanto una volta fu interrotta una gara per i cori contro i napoletani. Era il 13 maggio 2018, l’arbitro Gavillucci fermò Sampdoria-Napoli per cinque minuti. Mentre nel febbraio 2016 Irrati sospese Lazio-Napoli per i «buuu » razzisti a Koulibaly.