“Pecunia non olet”, Hateboer studia l’offerta di ADL (ma tre anni fa fu razzista verso i napoletani)

Francesco Pollasto 3 Min Read
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Hateboer al Napoli, secondo Venerato l’affare può andare in porto

Hateboer al Napoli? C’è chi dice che la pista è molto calda. Secondo Ciro Venerato, esperto di mercato nonché giornalista di Rai Sport, Giuntoli, che deve sostituire il partente Ghoulam, avrebbe messo gli occhi sull’esterno dell’Atalanta. Il terzino olandese ha recentemente dichiarato di ritenere chiuso il suo ciclo a Bergamo. Il suo agente, rivela Venerato, ha fatto capire che il ragazzo vuole assolutamente cambiare aria. De Laurentiis l’ha capito e vuole strapparlo agli orobici offrendogli il doppio dell’ingaggio che percepisce attualmente, cioè a dire 1,6 milioni di euro per i prossimi cinque anni. L’Atalanta valuta il cartellino di Hateboer circa 15 milioni di euro.

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Hateboer al Napoli? L’olandese ha rilasciato dichiarazioni al vetriolo sui tifosi partenopei

Hateboer potrebbe giocare a Napoli? E’ proprio il caso di dire “pecunia non olet”. Tre anni fa, il calciatore rilasciò dichiarazioni molto pesanti ad Elf Voetbal. Il Napoli era impegnato in Champions League contro il Feyenoord e la stampa olandese voleva approfondire il rapporto tra la città di Napoli e la sua squadra di calcio. Le parole di Hateboer non furono particolarmente favorevoli , anzi, hanno senz’altro incentivato il proliferare di quegli stereotipi di discriminazione territoriale che piegano il nostro calcio (e la nostra società). Insomma, a giudicare da queste parole pare proprio che esista un conto aperto tra il terzino e i supporter partenopei.

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Hateboer e quella frase contro i tifosi partenopei

Queste le dichiarazioni “al vetriolo” del giocatore: “Eravamo in albergo e i tifosi del Napoli erano attorno al nostro autobus. Ci hanno maledetto con il dito medio alzato. Siamo arrivati al San Paolo, siamo stati insultati dai genitori con i figli. Ne ho parlato anche con Mertens, ma queste cose a Napoli sono normali, a Napoli funziona così. I loro tifosi – prosegue il terzino olandese – sono i più estremi d’Italia. Io mi adatto bene”, chiosa. “Certo, i giocatori più giovani potrebbero anche essere intimiditi da un clima di questo tipo”.

Premettendo che, com’è noto, la madre degli imbecilli è sempre incinta, è gravemente razzista dire”A Napoli funziona così, a Napoli – queste – sono cose normali”. Inutile anche commentare. Ogni parola sarebbe inutile.

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