Il giornalista Massimo Ugolini ha rivelato alcuni retroscena sulla permanenza di Giuntoli a Napoli con un rimpianto targato Haaland.
Il giornalista di Sky Sport, Massimo Ugolini, ha rivelato alcuni retroscena sulla permanenza di Cristiano Giuntoli come responsabile dell’area sportiva del Napoli. Ugolini sottolinea che la porta del suo ufficio a Castel Volturno era sempre aperta, così come il suo cellulare, sempre online a qualsiasi ora del giorno e della notte. Durante il suo mandato, le maggiori soddisfazioni sono arrivate con gli acquisti di Kvaratskhelia e Lobotka, per il quale si è battuto fino all’ultimo centesimo. Ma Giuntoli ha anche un suo più grande rimpianto dettato dal mancato approdo di Haaland, su cui è arrivato con un attimo di ritardo.
“La porta del suo ufficio a Castel Volturno sempre aperta, cosi come il cellulare, online a qualsiasi ora del giorno e della notte, comprensivo come un fratello maggiore ma allo stesso tempo duro e severo come quei genitori di una volta (per conferma chiedere a Milik e Manolas). Le soddisfazioni più grandi Kvara e Lobotka, per il quale si è battuto fino all’ultimo centesimo, il rimpianto Haaland, sul quale è arrivato con un attimo di ritardo”.
Ugolini ha aggiunto poi ulteriori dettagli sul rapporto tra Giuntoli e il presidente De Laurentiis.
“E poi il rapporto con De Laurentiis, le telefonate quotidiane, il primo filtro tra la proprietà e l’area tecnica. Un lavoro di raccordo prezioso, per non dire fondamentale. Svolto con pazienza e competenza, senza mai perdere la misura”.
“A parte nel periodo di Gattuso, quando la proprietà gli rinfacciò una gestione troppo ampia e personalizzata. Storia vecchia che però ha compromesso il rapporto con questo architetto mancato, che con talento e visione ha disegnato un capolavoro sul tavolo verde del Maradona”
Con il suo rimpianto più grande riguardante Haaland, Giuntoli lascia Napoli con una nota di tristezza, ma il suo lavoro e la sua dedizione nel mondo dello sport resteranno un lascito indelebile nella storia del club.