Gabriele Gravina presidente della FIGC parla di Lorenzo Insigne e del suo trasferimento in MLS al Toronto. Il capitano del Napoli ha deciso di lasciare la Campania per andare negli USA dove lo attendo un campionato in tono minore, ma sicuramente un ingaggio nettamente più alto. Insigne al Toronto guadagnerà 11,5 milioni di euro a stagione. Una scelta che va in qualche modo in contrasto con quella di Mertens che ha detto: “Rinuncio ai dollari voglio Napoli“.
Ecco le parole di Gravina al Corriere dello Sport: “La pandemia è una montagna che iniziamo a scalare. Il protocollo sanitario è una vittoria. La soglia del 35% di contagiati ci pone al riparo da divieti difformi delle singole Asl. Non accadrà più che si giochi con undici positivi e si resti bloccati per tre. È una garanzia che il virus non intaccherà d’ora in poi la regolarità della competizione. Play off? Creso sia arrivato il momento di provare. Negli anni Novanta nessuno credeva ai tre punti per la vittoria e invece ha funzionato. I playoff in Lega Pro e in Serie B sono una garanzia di visibilità e un successo. Sarebbe un errore non testarli anche in Serie A, salvaguardando comunque il valore del merito sportivo raggiunto in classifica. Ma ci vuole una riforma, che riduca le squadre e
modifichi il format. Ne guadagnerebbero qualità e competizione. Insigne in Canada? Un grande dispiacere. L’ho visto crescere a Pescara nel trio delle meraviglie con Verratti e Immobile. Saperlo in un campionato lontano mette tristezza. Ho parlato con lui e non mi sembra che ci vada a cuor leggero. Ma nelle scelte di vita talvolta la prosa prevale sulla poesia. È finita così”.