LDT. La Gazzetta ignora il Napoli: Arriva la risposta dei napoletani

La Gazzetta dello Sport, ignora il Napoli. Nonostante i grandi risultati la squadra di Spalletti trova poco spazio sulla rosea.

LDT, lettere dai tifosi. Il Napoli dei record non trova spazio sulla Gazzetta dello Sport, la rosea molto spesso ignora gli azzurri preferendo pubblicare in prima pagina le “gesta” di Milan, Inter e Juventus.
Alcuni tifosi del Napoli sull’argomento hanno scritto alla nostra redazione:

Gent. Direttore, le scriviamo in merito alla Gazzetta dello Sport che sistematicamente ignora la squadra del Napoli. Il problema non è il comportamento del foglio rosa di Milano ma di tutta l’informazione italica. Il Sud è una colonia e i giornali sono l’espressione statale di questo perenne colonialismo che dura da 160 anni. E’ forse diversa l’informazione del Corriere della Sera o di Repubblica? E’ lo stesso identico meccanismo. Politicamente, socialmente, economicamente il Sud non conta niente e se sportivamente cerchiamo di emergere si prendono le dovute contromisure.

Forse la TV non è di Stato e i giornali che tanto denigrano il Meridione non sono finanziati dai cittadini tutti? Le genti meridionali sono costrette a finanziare i mezzi di comunicazione che quotidianamente li demonizzano. E se è vero, pare, che anche i tre quotidiani sportivi ricevono i contributi statali i tifosi napoletani e meridionali finanziano questi giornali che sono al completo servizio dei club calcistici di Milano e Torino”.

I tifosi del Napoli aggiungono: “Per giorni hanno fatto fuoco e fiamme contro la Salernitana per il gol annullato a Milik e poi hanno praticamente fatto sparire uno dei più scandalosi arbitraggi della storia del calcio e ci riferiamo a Fiorentina – Inter di qualche giorno fa. Ma non è questo il punto di un’informazione ultima in Europa per libertà di stampa.

Il problema è tutto meridionale senza rappresentati a livello politico-economico e senza un mainstream mediatico adeguato ad una squadra di calcio come il Napoli di De Laurentis. Qui da noi bisogna sperare in Maurizio De Giovanni per far valere le nostre ragioni: “Giusto. Mettiamo gli eventi nella corretta proporzione, dando il risalto dovuto alle squadre italiane. Senza vergogna, una professione che ha perso ogni contenuto“.
Carlo P., Gennarino L., Franco P., Sandro R. Gaetano E.”.

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