Gattuso-De Laurentiis: “Matrimonio d’interesse”, retroscena sull’addio a Sarri

Il rinnovo di Gennaro Gattuso col Napoli è in standby, il presidente Aurelio De Laurentiis incontrerà Jorge Mendes per discuterne.

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Nella sua analisi su Repubblica, Antonio Corbo parla del rapporto tra Aurelio De Laurentiis e Gennaro Gattuso. Il tecnico non ha ancora rinnovato il suo contratto, non vuole vincoli e clausole. Il patron azzurro fa delle ‘penali’ un must e quindi, per ora, non è ancora arrivata la firma nonostante il campionato stia praticamente per cominciare. Al momento la situazione è bloccata, per questo nei prossimi giorni arriverà il super agente Jorge Mendes, che cura gli interessi del tecnico, per provare a sbloccare la situazione.

Intanto Gattuso continua ad allenare la squadra a Castel di Sangro, sotto lo sguardo attento di Aurelio De Laurentiis. Il patron parla di tattica e di 4-2-3-1, ma del rinnovo del tecnico non si è parlato. Discorso chiuso, per ora, ma serve chiarezza.

De Laurentiis, Gattuso e quel retroscena su Sarri

Secondo Corbo in questo scenario i protagonisti hanno le “loro ragioni, ma anche il dovere di parlarne. Chi concede un ingaggio triennale avvia un progetto, sceglie l’uomo che ritiene giusto, investe su nuovi giocatori. Se i risultati sono negativi, l’allenatore salta e il club paga fino all’ultimo giorno di contratto. E’ quindi protetto. Se i risultati sono invece brillanti, come tutti si augurano, è fondato il rischio che altri club tentino di portar via l’allenatore vincente, magari a cifre doppie e con prospettive attraenti”. Parlando del rapporto tra De Laurentiis e Gattuso il giornalista di Repubblica tira in ballo anche Maurizio Sarri, il cui rapporto con il Napoli è saltato anche a causa di una clausola nel contratto.

Raccontano che Sarri prese visione del suo contratto il 30 novembre, lesse che avrebbe guadagnato di più ma anche pagato una penale di 8 milioni in caso di dimissioni. Fu l’inizio della fine, il Napoli filava verso i 91 punti sognando lo scudetto, Sarri sfuggiva a De Laurentiis che lo inseguiva per offrirgli un contratto ancora più ricco e lungo. Una rincorsa che degenerò nella fuga di Sarri, la sua sosta alla frontiera del Chelsea, in attesa che qualcuno pagasse gli 8 milioni di penale.

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