Galliani: “Gattuso straordinario, vi racconto cosa voleva fare dopo la finale persa a Istanbul”

Adriano Galliani ha parlato di Gennaro Gattuso e degli altri temi legati al calcio ai microfoni di Radio Marte.

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Gattuso persona straordinaria” così lo definisce Adriano Galliani, attuale amministratore delegato del Monza ed ex dirigente del Milan ai tempi di Silvio Berlusconi. Galliani ribadisce per tre volte l’aggettivo e racconta anche un aneddoto: “Quando perdemmo la finale con il Liverpool ad Instanbul lui voleva lasciare il Milan. Era troppo deluso e mi disse che avrebbe preferito andare via, perché così gli sarebbe passata prima l’amarezza. Mentre stando al Milan non gli sarebbe mai passata. Così – prosegue Galliani a Radio Marte – lo rinchiusi un una stanza, e gli dissi che poteva stare lì dentro fino a quando non avrebbe cambiato idea. Inoltre gli ho anche detto che magari avremmo incontrato il Liverpool magari dopo qualche anno e li avremmo battuti ed è effettivamente così è accaduto“.

Galliani ha anche voluto fare gli auguri ad Aurelio De Laurentiis trovato positivo al Covid 19, mentre ha rassicurato tutti sulle condizioni di salute di Silvio Berlusconi: “Sta bene ed è stato fortunato. Se lo avesse preso a marzo, quando le cure non erano come quelle attuali, sarebbe morto”.

Galliani ha parlato anche della nuova gestione dei diritti tv, con l’intesa raggiunta proprio ieri in Lega: ” A livello di percorso di vita ho esperienza nel settore dei diritti tv, per oltre 20 anni ho fatto l’AD a Mediaset con delega allo sport, poi al Milan e poi vice-presidente di Lega, quando 10 anni fa divennero centralizzati i diritti. La media company mi trova totalmente d’accordo anche a livello giuridico. La Lega Calcio è un’associazione non riconosciuta, si risponde con il patrimonio personale.

I diritti del campionato 2020/2021 sono già stati venduti, ora ci sono tre squadre che non erano in Serie A l’anno scorso. La decisione di fare questa cosa favorisce chi è in A quest’anno ma sfavorisce chi sarà in Serie A l’anno prossimo. Impossibile pensare che qualcosa che si riferisce al prossimo campionato possa dare beneficio a chi gioca questo campionato.
In questi 10 anni di diritti collettivi ben 35 squadre hanno disputato la Serie A. Non si parla di leghe chiuse americane, lì è facile. Qui arrivano ogni anno 3 soggetti. La Serie A di quest’anno con diritti televisivi già venduti fa una media company e incassa soldi per qualcosa che parte dall’anno venturo. Tra queste 35 società ci sono società che non giocano più in A, altre che sono fallite, immagino i curatori fallimentari cosa faranno. La letterina non risolve nulla, il problema non è stato approfondito. Il problema non sono i fondi ma come la Lega distribuirà i soldi”.

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