Corrado Ferlaino ha parlato di De Laurentiis e ha commentato le operazioni del Napoli sul calciomercato in vista del nuovo campionato di serie A.
Ferlaino – De Laurentiis. L’ingegner Corrado Ferlaino, ex presidente del Napoli di Maradona e degli scudetti, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni della Gazzetta dello sport. Tanti i temi affrontati da Ferlaino, da De Laurentiis al calciomercato, fino ai casi Koulibaly e Mertens:
FERLAINO: DE LAURENTIIS DEVE INVESTIRE
“Un antico detto napoletano dice: ‘O sparagno nun è maje guadagno’. Cioè il risparmio non è mai guadagno. Entrando in Champions al club arrivano almeno 50-60 milioni di euro, cercare solo di tagliare gli ingaggi e finire per perdere giocatori anche importanti, significa che nel prossimo campionato fai fatica a rientrare fra le prime quattro, visto che le romane, l’Atalanta e la Fiorentina sono ambiziose e stanno investendo. Così facendo si rischia in futuro di non rientrare in Champions. E questo sappiamo che per le casse di un club è deleterio”.
CONSIGLI AL PATRON DEL NAPOLI
“Giusto darli se vengono richiesti. E il presidente non li chiede certo a me. Lui è convinto di essere il migliore”.
I CASI KOULIBALY E MERTENS
“Per assurdo capisco di più la situazione di Insigne, maturata molto tempo prima. Ma perdere un giocatore come Mertens, uno legato e innamorato della città non lo concepisco. Un belga-napoletano che vive a Palazzo Donn’Anna, dove vorrei abitare anche io, uno dei posti più belli che ci sia. Un ragazzo intelligente, un attaccante ancora integro. De Laurentiis è stato molto furbo con quella visita che gli ha fatto a casa. Ma con un rinnovo in ballo non si può andare solo per festeggiare la nascita di un bimbo… con tutto il rispetto”.
“Avevo già detto proprio alla Gazzetta che per il futuro sarebbero serviti più giocatori di personalità. Koulibaly è fra quelli, perderlo sarebbe negativo per tutto l’ambiente. Spalletti è bravo tecnico ma gli va dato anche un organico adeguato”.
FERLAINO SUL MERCATO DEL NAPOLI
“Mi auguro che i nuovi acquisti siano forti ma li conosco poco. L’uruguaiano come scuola è una garanzia, dalla Georgia non è che siano arrivati grandi campioni, speriamo bene. Piuttosto si parla di norvegesi ma non mi pare che la loro nazionale brilli per risultati. Troppe lingue? No, parlo di qualità. Dicono che ancora Osimhen non parli italiano. Va bene anche così: il centravanti deve parlare in campo con i gol”. Ha concluso Ferlaino alla Gazzetta dello Sport.