Il direttore editoriale di Libero, Vittorio Feltri, solleva polemiche con i suoi commenti sulla vittoria dello Scudetto del Napoli, tra retorica e celebrazioni in città.
CALCIO NAPOLI NOTIZIE. Feltri Commenta Vittoria Scudetto Napoli: Tra Polemiche e Riflessioni
La vittoria del terzo tricolore del Napoli ha scatenato l’entusiasmo dei tifosi, che hanno invaso le strade della città in festa. Ma tra coloro che hanno commentato l’evento, spiccano alcune voci critiche, come quella di Vittorio Feltri, direttore editoriale di Libero, che non ha risparmiato una frecciatina ai festeggiamenti partenopei.
Già Giuseppe Cruciani, in un’intervista rilasciata a Rete 4, aveva espresso il suo dissenso sulle celebrazioni eccessive e sulla retorica del sud che cerca una rivincita con il nord: “Le società vincono come da altre parti perché hanno dei progetti sportivi. Ha vinto il popolo di Napoli? Ma quale vittoria del popolo, ha vinto la società e non il popolo“.
Anche Feltri si è unito al coro delle voci critiche, commentando la vittoria del Napoli con un tweet: “Sono contento che il Napoli abbia vinto il campionato nazionale di calcio, ma calma a tutti. Non ha vinto la guerra mondiale“.
Non è la prima volta che Feltri si esprime in maniera polemica riguardo a Napoli. Qualche mese fa, sempre sui social, aveva dichiarato di amare la città, pur riconoscendole un unico difetto: l’essere socialmente disorganizzata. Secondo il giornalista, questa caratteristica sarebbe anche la ragione per cui Napoli ha sfornato tanti talenti nel corso degli anni.
Le dichiarazioni di Feltri hanno generato un dibattito acceso tra i tifosi del Napoli e gli appassionati di calcio in generale. Molti tifosi accusano Feltri di voler rovinare la gioia per la vittoria del terzo tricolore della squadra e di non comprendere l’importanza dell’evento per la città e i suoi abitanti.
La festa a Napoli, nel frattempo, continua senza sosta, con migliaia di tifosi che celebrano la conquista dello Scudetto, un traguardo che per molti rappresenta non solo un successo sportivo, ma anche un simbolo di orgoglio per un’intera comunità.