... ...

Enrico Fedele, agente e operatore di mercato, ha parlato attraverso le frequenze di RMC Sport durante la trasmissione A Tutto Napoli per commentare le ultime vicende legate al club azzurro.
“Meret è una scommessa, molti dicono che si tratti del nuovo Buffon ma io ho avuto a disposizione il vero Gigi. Non iniziamo a bestemmiare, una cosa è avere qualità e un’altra cosa è dimostrarle in porta”.
“Fabian Ruiz aggiunge fisicità al centrocampo del Napoli, la squadra con Allan, Jorginho e Hamsik peccava proprio di questa caratteristica. Fabian non è assolutamente il sostituto di Jorginho. Se il Napoli non dovesse prendere il top-player classe ’87 richiesto da Ancelotti, che potrebbe essere Fabregas nel ruolo di regista, deve inventarsi un calciatore in quel ruolo e puntare su Hamsik. Ancelotti dovrebbe puntare sul ritorno dello slovacco nel ruolo di metodista, come fece al Milan mettendo Pirlo in quella porzione del campo”.
“In questi mesi s’è pensato al Napoli di Ancelotti, associando i top-player allo scudetto. Non è così. Dal punto di vista manageriale, quella dell’allenatore è stata una trattativa da condividere perché De Laurentiis ha visto che la Roma è andata lontano in Champions, guadagnando così altri soldi. Quindi, il Napoli ha avuto denaro in meno nonostante i 91 punti in classifica e le grandi percentuali su possesso palla e passaggi riusciti. Il presidente ha capito che bisogna creare un percorso alternativo, puntando su un ‘manager della partita’. Sarri era un grandissimo allenatore da lunedì al sabato, la domenica allenava la sua idea”.
“Serve anche un attaccante, il reparto non è completo con l’arrivo di Verdi. Il Napoli ha la fortuna che – oltre Reina e Maggio – non sono partiti Mertens, Callejon, Hamsik e Albiol. Altrimenti sarebbe stata una squadra da rifondare”.
“Il Napoli ha bisogno di un regista, per questo dico Fabregas, poi serve un attaccante fisico alternativo a Milik e per questo si parla di Benzema anche se è difficile il suo arrivo. Il Napoli ha bisogno di un regista pronto all’uso, per giocare le grandi gare e sopportare la pressione del San Paolo”.