Esposito: “Carnevali non vuole assolutamente dare Raspadori al Napoli”

Paolo Esposito giornalista e conduttore tv ha parlato del mercato del Napoli in particolare i Giacomo Raspadori.

Paolo Esposito, giornalista e conduttore sia televisivo che radiofonico, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di areanapoli.it:

RASPADORI-NAPOLI

“Per Raspadori, c’è l’ostacolo del dirigente del Sassuolo Carnevali, che farebbe carte false per darlo non al Napoli ma alla Juventus del suo amico Andrea Agnelli. Perché lui ha sempre bramato dalla voglia di diventare il direttore sportivo della Juventus. Lo conosco da anni. Ci fosse stato ancora in vita il presidente neroverde Squinzi, che era in buoni rapporti con Aurelio De Laurentiis, la trattativa sarebbe stata più agevole. Adesso deve essere Raspadori a puntare i piedi e a dire a Carnevali ‘di volere solo il Napoli e nessun’altra squadra. Altrimenti resto a Sassuolo e vado in scadenza di contratto e non beccherete più un centesimo dal mio cartellino”.

ADDIO MERTENS

Paolo Esposito ha poi aggiunto: “Tra Mertens e il Napoli è finita perché il “superlativo” trainer del Napoli, Spalletti Luciano da Certaldo, non voleva più negli spogliatoi un personaggio ingombrante come Dries Mertens, che sarà sempre nella storia del Napoli, mentre Spalletti è uno di passaggio.

Dries Mertens voleva solo partire alla pari con gli altri a giocarsi il posto da titolare, invece ha capito che se fosse rimasto sarebbe diventato la riserva della riserva e questo non poteva accettarlo, se non altro per quello che aveva dato al Napoli e ai suoi impareggiabili tifosi. 

Dries ha rifiutato l’ennesima offerta di Aurelio De Laurentiis, che voleva invece tenerlo, non perché volesse più quattrini ma perché non voleva vivere una stagione anonima e ai margini della prima squadra. Che Spalletti, stamattina si sia difeso, per “salvarsi il sedere” agli occhi dei tifosi, dopo le mie accuse di ieri pomeriggio, non me ne può fregar di meno, perché la pura verità è quella riportata dal sottoscritto. D’altronde, Spalletti, ha sempre sofferto i giocatori di grande personalità che gli facevano ombra. Mertens è uno di questi come in passato Francesco Totti, Icardi, Nainggolan, De Rossi ed altri. E questo è  un suo grande limite. Colpa del suo sproporzionato ego”.

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