Aurelio De Laurentiis, presidente del calcio Napoli ha rilasciato alcune dichiarazioni da Palazzo San Giacomo, diversi i temi trattati dal patron partenopeo.
Aurelio De Laurentiis presente a Palazzo San Giacomo con il sindaco Manfredi per la cerimonia di consegna al primo cittadino di Napoli di una copia in miniatura della statua raffigurante Diego Armando Maradona, De Laurentiis ha fatto i complimenti a Spalletti e alla squadra per la stagione. De Laurentiis e il sindaco di Napoli, Manfredi, sono stati omaggiati dal manager di Diego Armando Maradona, Stefano Ceci, di una copia in miniatura della statua del Pibe de Oro.
“Giusto onorare la memoria di Maradona. Il sindaco ha avuto un’idea calzante con la statua di Diego da posizionare a Scampia. Futuro dello stadio? Per decidere bisogna essere in pochi. Il sindaco mi disse che dello stadio voleva interessarsi solo lui in prima persona. Manfredi ha bisogno di 7-8 mesi per capire che casino è questa città. Il sindaco è stato anche ministro, conosce cosa significa amministrare. Da Roma, gli hanno dato delle direttive. Io non potevo andare lì a pressarlo“.
DE LAURENTIIS: PRONTO UN SUPER STADIO
Nel corso dell’incontro col sindaco Gaetano Manfredi, De Laurentiis haparlato del progetto del nuovo stadio: “Il sindaco, che è stato anche ministro, conosce le regole del dover amministrare il paese, si è fatto assegnare da Roma una persona perfetta per il bilancio, perché questo Comune è sempre stato disastrato sul bilancio. Lui ha dovuto, in questi 7-8 mesi, immergersi e capire: lo stadio noi lo rimetteremo a posto e lo faremo diventare un bellissimo stadio, ma dobbiamo studiare tutte le problematiche collaterali che lo facciano funzionare. Viabilità, servizi e trasporti, possibilità di far vivere la struttura 7 giorni su 7 e non solo. In una città e in un quartiere come quello, bisogna trovare le opportune volontà, di chi abita in quel quartiere, per concertare le cose in modo da rispettare tutti“.
SPALLETTI
De Laurentiis ha risparmiato i complimenti a Luciano Spalletti: “E’ di grandissimo livello, non l’ho preso per fare “bu-bu’ sette-te”. Ha un contratto di 2 anni con opzione a mio favore, che garantisce un terzo anno. Nella storia i rapporti, con situazioni ambientali particolarissime, vanno considerati. Spalletti deve sentire che Partenope sta nella sua testa e nella sua anima. L’allenatore è serio. E penso: “Aurelio, anche questa volta hai fatto centro”. Per questo motivo non ho parlato per tanti mesi”.
LA FILMAURO A NAPOLI
“Io devo spostare la Filmauro a Napoli e quando vedo che c’è un minimo di “non sentiment” devo intervenire, magari stando lì tre volte a settimane. Lo staff ha le proprie famiglie. Sono sette persone. Lo stesso Spalletti ha una bambina di 10 anni ed una moglie che vivono a Milano. Molti pensano solo al calcio, magari in tanti hanno altri problemi, amanti ed altre cose a cui pensare”, ha spiegato il presidente della SSC Napoli.
DE LAURENTIIS: NAPOLI ANDREBBE RIFATTA PER METÀ
“Io non ho assolutamente invaso il campo d’azione di Manfredi, perché quando un sindaco viene eletto in questa città ha bisogno di almeno 6-7 mesi per capire che casino è questa città. Uno vorrebbe non saperlo perché è un atto d’amore verso la città, una consacrazione di sé stessi in una città che è come una piovra e ti risucchia in tutto il caotico non fare di decenni. Una questione che riguarda anche il Paese. Il sindaco, che è stato anche ministro e quindi conosce le regole per amministrare il Paese, si è fatto assegnare da Roma una persona perfetta per il bilancio. Perché questo comune è sempre stato disastrato per i bilanci. Ha dovuto in questi 7-8 mesi lavorare, capire, immergersi soprattutto. Questa città andrebbe ricostruita per metà. Potrebbe essere una delle città con maggior fatturato pubblico che si possa immaginare“. Ha concluso De Laurentiis.