Lo scudetto del bilancio per il Napoli è uno dei più prestigiosi da apporre sulla giacca della società. Aurelio De Laurentiis ha sempre sostenuto che con lui alla guida del club non sarebbe mai arrivato un nuovo fallimento, come accaduto dopo la gestione Feralaino. Su questo il presidente del Napoli è stato assolutamente di parola, il club dal punto di vista finanziario è più che solido, anche ora con il Nuovo Fair Play Finanziario, si troverà il modo di rispettare tutti i parametri. Una gestione oculata che spesso cozza con le ambizioni sportive, come ad esempio l’abbassamento del tetto di ingaggi voluto fortemente da De Laurentiis che come obiettivo si è posto quello di scendere sotto quota 100 milioni di euro.
Salary cap Napoli: a che punto si è arrivati
Il Napoli al termine della stagione 2021/22 si libererà di molti ingaggi pesanti: Insigne e Ghoulam prima di tutto, sostituiti con Kvaratskhelia e Mathias Olivera che percepiscono molto meno. Poi c’è da fare i conti con il rinnovo di Koulibaly che volendo restare dovrà accettare cifre più basse rispetto ai 6 milioni di euro che percepisce ora.
A occhio e croce, bonus a parte, stiamo a poco meno di 80 milioni di euro. Insomma, per adesso, la missione finanziaria di De Laurentiis di portare il monte ingaggi del suo Napoli ai livelli della stagione 2017-2018, è compiuta. Una sforbiciata legata agli addii soprattutto di Insigne (9 milioni lordi) e Ghoulam (4,8 milioni lordi): e al loro posto sono arrivati Kvaratskhelia e Olivera, con stipendi assai al ribasso. E non di poco. Oltre al fatto che Mertens, resta o non resta, di sicuro non rinnoverà ai circa 8 milioni di stipendio (più o meno 4 netti) delle ultime due stagioni. Chiaro, in questo totale c’è anche l’ingaggio attuale di Koulibaly: 6,5 milioni. In pratica, quasi il 15 per cento dell’intero monte ingaggi va al difensore centrale.