De Laurentiis alla mostra di Andy Warhol: «Napoli può superare Roma nell’arte »

Il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis ha visitato la mostra dedicata ad Andy Warhol. Secondo il produttore, Napoli può superare Roma nell’arte.




Andy Warhol amava dire: “Tutte le cose sono nell’aria, conta solo chi le realizza.” Chi sa cosa avrà pensato un vulcano di idee come Aurelio De Laurentiis difronte alle opere del compianto maestro della Pop Art Americana.

Il presidente del Napoli, ha voluto visitare di persona la mostra che Napoli ha dedicato all’autore di Vesuvius.

De Laurentiis alla mostra di Warhol

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, insieme con la moglie Jaqueline, ha partecipato ieri mattina alla presentazione della mostra “Andy Warhol”. «La cosa straordinaria è ricordare come a New York, che negli anni ‘70 era diventata una culla che raccoglieva tutte le tendenze innovative, nacque una discoteca particolare, lo Studio 54, frequentato da Warhol e Truman Capote – ha raccontato De Laurentiis durante la presentazione,  in questo contesto ci sono stati personaggi che hanno segnato la storia della gente. Negli Stati Uniti il cinema, fino alla fine degli anni ‘90, era considerato la prima industria nel Paese. In Italia invece non vengono stimolati i giovani, siamo un Paese povero, le istituzioni fanno ben poco. Napoli può superare Roma. Da un punto di vista politico non è possibile superare la Capitale, ma dal punto di vista artistico assolutamente sì».

Andy Warhol e Napoli

Andy Warhol ha avuto, negli ultimi anni della sua vita, contatti con l’ambiente napoletano grazie all’incontro con il gallerista Lucio Amelio. Il gallerista napoletano è stato un vulcanico personaggio che di certo ha avuto il merito, nel corso della sua attività, di fornire stimoli e occasioni notevoli all’intera arte italiana. Agli inizi degli anni Ottanta riuscì a portare a Napoli Andy Warhol e Joseph Beuys chiedendo al primo di produrre, per la sua galleria, una serie di ritratti dell’artista tedesco.

L’incontro a Napoli tra due degli artisti più tipici e rappresentativi dei due continenti è stata di certo una intuizione incredibile. Trovare un dialogo, anzi una decisa affinità, tra il pop americano e il concettuale europeo, significava intuire una omogeneità di fondo che supera, nell’unicità storica, le etichette parziali che sembrano non unire ma dividere. I due artisti sono in seguito ritornati spesso a Napoli, ed Andy Warhol in quei primi anni Ottanta produsse alcune opere notevoli ispirate a Napoli. Una delle più emozionanti rimane di certo la riproduzione della prima pagina del quotidiano «Il Mattino» che, all’indomani del terremoto del 23 novembre 1980, titolò «Fate presto». Un’altra famosa opera “napoletana” di Warhol rimane la serie «Vesuvius», che, come è facile intuire, è una rivisitazione “pop” di uno dei simboli più noti di Napoli. Questa riprodotta è l’esemplare esposto nella Galleria di Capodimonte.

La mostra di Andy Warhol a Napoli

Alla Basilica della Pietrasanta, nel cuore del centro storico di Napoli, dal 26 settembre, in mostra oltre 200 opere di Andy Warhol con un’intera sezione dedicata all’Italia e un focus sulla città di Napoli.

Un’esposizione interamente dedicata al mito di Andy Warhol giunge alla Basilica di Pietrasanta di Napoli che, dal 26 settembre 2019 al 23 febbraio 2020 e con oltre 200 opere scelte, regala al pubblico una visione completa della produzione artistica del genio americano che ha rivoluzionato il concetto di opera d’arte a partire dal secondo dopoguerra.



INFORMAZIONI PRINCIPALI

Orari di apertura
Tutti i giorni 10.00 – 20.00
(la biglietteria chiude un’ora prima)

Aperture straordinarie
1 novembre 10.00 – 20.00
8 dicembre 10.00 – 20.00
24 dicembre 10.00 – 17.00
25 dicembre 16.00 – 20.00
26 dicembre 10.00 – 20.00
31 dicembre 10.00 – 17.00
1 gennaio 10.00 – 20.00
6 gennaio 10.00 – 20.00

Biglietti
Intero con audioguida € 15,00
Intero € 14,00
Ridotto € 12,00 -con audioguida € 13,00
Bambini € 6,00 – con audioguida € 7,00

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