Giuseppe Cruciani difende la Juventus nell’ambito delle penalizzazioni inflitte dalla giustizia sportiva in merito al caso plusvalenze.
Giuseppe Cruciani, ospite della trasmissione Juventibus sul canale Twitch del blog bianconero, ha espresso pessimismo riguardo l’accusa nei confronti della Juventus, definendola una questione di potere e non giuridica. Ha detto che i processi sono lunghi e che le sanzioni vengono decise sulla base della partita di potere. Ha anche criticato la Giustizia Sportiva per giudicare una società basandosi su atti dell’accusa senza possibilità di difesa adeguata.
“Sono molto pessimista per molte ragioni. Penso che la questione giuridica sia marginale e che sia una questione di carattere politico. Io credo che si stia giocando una partita di potere, e intorno a questa partita di potere si decidano poi le sanzioni. Illeciti Juventus? I processi sono lunghi e vanno provati. Ci sono tre gradi di giudizio e non sempre quello che appare in prima istanza dalle carte dell’accusa, viene poi verificato”.
Poi il conduttore de La Zanzara ha aggiunto: “Sto parlando dell’aspetto penale, quello sportivo non lo voglio neanche commentare perché siamo ai livelli della Corea del Nord. La pistola fumante non sono le intercettazioni o le prove dell’accusa, ma sono le ammissioni, le partite chiaramente falsate per via di una confessione ecc. qui la pistola fumante non c’è, ma c’è una groviglia di norme che riguardano la CONSOB, i bilanci ecc. da cui è difficilissimo districarsi e che è materia di avvocati”.
Cruciani ha concluso affermando che sarebbe una follia che un giudizio sportivo basi la sua decisione su fatti complessi e che cosa succederà se gli imputati venissero assolti in futuro.
“Io trovo abnorme che la Giustizia Sportiva, durante processi che saranno lunghissimi, giudichi una società e distrugga il patrimonio una società e il campionato di una società, sulla base di atti dell’accusa. Possibilità di difendersi minime. Che sia la Juventus, Napoli, Inter, Chievo, Roma, Lazio ecc. lo trovo abnorme.
“È una follia che un giudice e un giudizio sportivo si basi su queste cose qua, e che difronte a fatti che sono di una complessità enorme possa risolvere la situazione. Se la Juventus o gli imputati – che non sono ancora tali – venissero tra tre, quattro o cinque anni assolti, che cosa ci facciamo di questo campionato distrutto della Juventus?”.