Il Parma rischia la serie A. L’accusa è di tentato illecito in merito agli sms inviati da Emanuele Calaiò e Fabio Ceravolo ai giocatori dello Spezia.
ROMA – La Procura della Figc, guidata dall’ex Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, ha chiuso le indagini sul Parma in merito agli sms inviati da due giocatori del club emilano, Emanuele Calaiò e Fabio Ceravolo, ai colleghi dello Spezia Filippo De Col e Alberto Masi prima dell’ultimo match del campionato di Serie B, terminato 2-0 per i ducali.
TENTATO ILLECITO
L’accusa è di tentato illecito ed è dunque scattata la procedura per il deferimento del Parma che rischia anche di perdere la Serie A appena conquistata. “.
LA NOTA DEL PARMA CALCIO
In una nota, il club emiliano, ha voluto precisare alcuni punti:
- “Il Parma Calcio 1913 “apprende con sgomento e sconcerto le notizie di stampa riguardanti l’asserito deferimento per la presunta violazione dell’art. 7 del Codice di Giustizia Sportiva, che sarebbe stato contestato in data odierna dalla Procura Federale al Club e ai propri tesserati Emanuele Calaiò e Fabio Ceravolo per l’invio di alcuni messaggi di testo ad ex compagni di squadra prima della partita Spezia-Parma.
- Riteniamo che l’accusa di tentato illecito sportivo, sia sconcertante. Non riusciamo davvero a concepire come testo e tenore dei messaggi in questione possano integrare una fattispecie così grave e siamo convinti che chi dovrà giudicare lo farà nel rispetto delle norme, della giustizia e del buon senso. Il Parma Calcio 1913 continua a nutrire la massima fiducia nella Giustizia Sportiva, ma chiede che la verità venga stabilita nel modo più rapido possibile, per rispetto nei confronti del club e dei suoi tifosi”.