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Juan Jesus diventa un caso per il Napoli. Dopo l’espulsione di Mario Rui contro lo Spartak Mosca, Spalletti ha prefiritom schierare Macuit e spostare Di Lorenzo a sinistra.
NAPOLI-SPARTAK: NON È TUTTA COLPA DI MARIO RUI
L’edizione odierna del corriere dello sport, ritiene che la sconfitta del Napoli contro lo Spartak Mosca è anche figlia di alcuni errori condivisi tra tecnico e la società.
“Dalle sconfitte s’impara sempre qualcosa, e stavolta il Napoli ha molte lezioni da trarre. La prima è rivolta alla società: costruire una squadra così potente davanti e lasciarla così fragile in difesa è un masochismo.
Possiamo pure pensare che sia stata l’espulsione di Mario Rui a condannare gli azzurri, e in parte è vero. Cinquanta minuti in dieci contro undici sono, in una competizione europea, un ostacolo quasi insormontabile. Però, se guardiamo lucidamente ciò che è accaduto in campo, dobbiamo riconoscere che la rimonta dello Spartak è figlia del divario agonistico e tecnico tra gli esterni delle due squadre.
Nel secondo tempo Moses sulla destra è stato incontenibile e il raddoppio di marcatura di Malcuit sul gol del pareggio è inaccettabile per una squadra di vertice.Ma è una squadra di vertice quella costretta ad affidarsi in una partita così importante a un rincalzo che ha già dato prova di inaffidabilità in copertura”?
“Rintanarsi sul 4-4-1 dopo l’espulsione del portoghese non è stata un’idea felice. Perché il Napoli è squadra che può difendersi in un solo modo: attaccando. La scelta del tecnico ha tolto spinta agli azzurri e li ha esposti alle percussioni dei russi sulle fasce, dove il divario di qualità ha fatto la differenza. Non a caso Spalletti ha poi corretto il tiro, passando a un più volitivo 3-5-1″.
Il corriere dello sport aggiunge: ” L’uscita di Insigne, vicino al rinnovo con il Napoli, è stata ortodossa di fronte allo svantaggio numerico e prudenziale in vista della trasferta di domenica a Firenze, ha tuttavia mandato il Napoli in confusione, mostrando i limiti di leadership del centrocampo.
Questa squadra è Insigne dipendente oltre il dovuto, perché Zielinski, per un deficit di concentrazione e di personalità, non è in grado di prenderne il testimone. Parla da solo il gol fallito a porta vuota dal polacco nel momento più delicato della partita, cioè pochi minuti dopo aver subito il cartellino rosso dall’arbitro slovacco Ivan Kruzliak “.
“La sconfitta, che pure mette a rischio la qualificazione, insegna al Napoli qualcosa che è meglio apprendere all’inizio di stagione, piuttosto che scoprirlo quando è tardi. Una programmazione che punti a vincere in Italia e in Europa deve tener conto anche di questi imprevisti. Ora la testa torni al campionato. Ma ciò che si è visto ieri al Maradona forse dovrà indurre Spalletti a sperimentare, in simili emergenze, soluzioni alternative. Che ci sta a fare Juan Jesus nel Napoli?”.