Calzona: “Voglio andare avanti in Champions. Mia figlia pazza di Napoli, sapete cosa fa…”

Francesco Calzona, allenatore del Napoli, svela sogni, ambizioni, retroscena e dettagli di vita privata in una lunga intervista prima del match col Barcellona.


CALCIO NAPOLI – Francesco Calzona si è raccontato a 360 gradi in una lunga intervista rilasciata a Cronache di Spogliatoio prima del decisivo ritorno di Champions League contro il Barcellona. Tanti i temi toccati dall’allenatore del Napoli, dai sogni professionali ai dettagli della sua quotidianità.

L’ambizione Champions

“Andare avanti in Champions è importante per mille motivi. Chi fa il mio mestiere sogna di esserci. Andiamo lì a giocarcela a viso aperto perché è nella nostra e nella mia mentalità. Dobbiamo fare di tutto per raggiungere l’obiettivo, dobbiamo uscire dal campo senza avere rimpianti”.

L’emozione del Maradona

“La prima volta al Maradona da primo allenatore contro il Barcellona è stato diverso, ho sentito il carico della responsabilità di rappresentare una Regione insieme alla mia famiglia”, il racconto sulla prima da titolare.

Il rapporto con Napoli

“Tornare e dare una mano era troppo importante”, ha ammesso riferendosi alla chiamata del club azzurro. “Napoli fa parte della mia vita”.

La vita privata

Mia figlia mi ricorda l’importanza di allenare in questa piazza. Mi dice “papà, anche se siamo lontani riesco a vederti in TV tutti i giorni perchè sei l’allenatore del Napoli”. Questo mi fa capire la grandezza di essere l’allenatore di questa città. Ora vivo in albergo a Pozzuoli per questione di comodità, mi accorcia i tempi per arrivare al centro sportivo. Ho tanti amici, anche ristoratori, ed essendo abitudinario faccio le stesse cose che facevo negli anni passati“. Così Calzona sulle sue routine quotidiane a Napoli.

Gli inizi con Sarri

Calzona ha anche svelato un retroscena sui suoi esordi con Sarri quando l’attuale tecnico della Lazio era un consulente finanziario: “Parlavamo sempre di calcio, non di business”.

L’impatto di Sinatti

Il tecnico ha elogiato il preparatore atletico Vito Sinatti, di ritorno al Napoli: “Un grandissimo professionista, tra i migliori in circolazione. Ha battezzato mia figlia e siamo amici di vecchia data che va oltre l’ambito calcistico. Quando l’ho chiamato si è sentito in obbligo perchè ama talmente questa piazza che stare lontano da Napoli gli risulta difficile. Ha un ottimo rapporto con i calciatori ed è stato un grande ritorno, di un’utilità unica”. 

Su Kvaratskhelia

“È di una disponibilità unica, leggermente introverso ma in pochi giorni già rideva e scherzava con me. Se non fa prestazione è il primo a fare autocritica. È cresciuto tatticamente, anche se le prime gare con me non furono all’altezza perché doveva abituarsi al mio stile difensivo”.

Lobotka e Skriniar

“Mi hanno aiutato con la Slovacchia più che con la lingua, col loro comportamento esemplare. La Nazionale slovacca è piena di ragazzi di grande spessore umano”.

Dalle ambizioni di gloria alla schietta semplicità, passando per retroscena professionali e familiari. Calzona si è raccontato a tutto tondo prima di affrontare il Barcellona, rivelando il suo legame viscerale con Napoli e l’importanza di figure come Sinatti, ma anche parlando a cuore aperto della sua vita privata.

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