Dal Brasile Allan: “Ancelotti e Sarri meravigliosi. Ero triste, ma poi…”

Dal Brasile Allan parla della nazionale ma anche di  Sarri e Ancelotti. Il centrocampista del Napoli convocato dalla Selecao ritroverà Neymar  dopo le sfide di Champions.

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IL SOGNO DI ALLAN

Dal Brasile Allan parla a cuore aperto. La nazionale ma anche Ancelotti e Sarri, due maestri  di vita e di sport. Il sogno di Allan si è realizzato, il centrocampista del Napoli è  in ritiro con la nazionale  Brasiliana. Il mastino napoletano nella Selecao ha ritrovato Neymar dopo le due appassionanti sfide di Champions League contro il Psg: il centrocampista del Napoli è riuscito a limitarlo per lunghe fasi sia nel match del Parco dei Principi che in quello di ritorno al San Paolo. E ritroverà Alisson, Fabinho e Firmino, i tre brasiliani del Liverpool. Incrocio anche con due brasiliani del campionato italiano: il difensore Miranda dell’Inter e l’attaccante Douglas Costa della Juventus. Il giocatore ha rilasciato alcune dichiarazioni riportate da Il Mattino.

LA CONVOCAZIONE CON IL BRASILE

“E’ bellissimo lavorare con questo gruppo di campioni. Dopo sette anni in Italia, fra Udinese e Napoli, sono maturato tantissimo superando anche dei momenti difficili. Sono un altro rispetto a quando ho lasciato il Brasile. Negli ultimi tempi a ogni convocazione della Selecao speravo di far parte della lista. Poi rimanevo triste non vedendo il mio nome, però mi dicevo che il Brasile ha tanti giocatori di qualità sparsi per il mondo e che quindi per realizzare il mio sogno avrei dovuto dare ancora di più. Ora ho realizzato la massima aspirazione di ogni giocatore e spero che sia un punto di partenza”.

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ALLAN POTEVA ESSERE CONVOCATO DALLA NAZIONALE ITALIANA

Nazionale italiana? Ho letto di questa cosa su internet ma vi garantisco che non ho avuto contatti, e che nessuno della federazione italiana ha mai parlato con me“.

ANCELOTTI E SARRI: LE DIFFERENZE

Dal Brasile Allan fa un paragone tra i sui allenatori più importanti”differenze tra Ancelotti e Sarri? Con Sarri giocavamo con il 4-3-3 e io facevo l’intermedio di destra. Adesso invece, con Ancelotti, facciamo il 4-4-2 con due mezzali. Ma ciò che davvero conta è dare sempre il massimo, non importa in che ruolo o con quale modulo. Ancelotti è una persona meravigliosa, un allenatore con il quale a ogni calciatore piacerebbe lavorare. È intelligente, tranquillo, tenta sempre di aiutarci e senza mai gridare. Il gruppo è tutto dalla sua parte. Sarri è più chiuso e un po’ agitato, ma tutti e due sono persone stupende che mi hanno aiutato tanto“.

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