Berti: “Feci il gesto dell’Ombrello ai napoletani, insultavo Maradona e la sua reazione fu clamorosa”

Nicola Berti ricorda la sfida scudetto del 1989 tra Inter e Napoli: Maradona, gli sputi e le offese ai napoletani.

Notizie calcio Napoli. Berti-Maradona.  Nicola Berti ai microfoni di Inter tv ha ricordato la famosa sfida scudetto tra l’Inter e il Napoli. Berti nel corso del programma  Careers  ha rievocato alcuni momenti importanti  della sua carriera. Berti si è soffermato in particolare sulla sfida scudetto del 1989, ricordando il gesto dell’ombrelloai tifosi del Napoli e gli scontri con Maradona.

BERTI SU MARADONA

«Feci un gol al Napoli che fu deviato da Luca Fusi, poi dopo il gol di Lothar Matthaus corsi in giro a fare il gesto dell’ombrello a tutti, c’era un’adrenalina pazzesca. Gli ultimi dieci minuti andai a marcare Diego Armando Maradona e lo insultavo anche, clamorosamente Diego mi sputava e io non mi pulivo»

IL DERBY

Dopo l’adrenalina contro il Napoli di Maradona , Berti ricorda i Derby contro il Milan degli olandesi.

Berti è un simbolo di interismo ma anche di “anti-milanismo” in un certo senso. Questo da sempre, anche ultimamente con i pronostici scudetto che vedevano un Milan secondo Nicola inferiore a molti.

«Un match che ho sempre sentito. Venivo sempre insultato perché in mezzo a quel Milan stellare io ero l’unico che dava fastidio. Tre gol glieli feci anche se uno non me lo diedero, poi mi piaceva perché venivo sempre insultato dai milanisti. Quando li sentivo mentre cantavano contro di me durante le partite di Coppa alzavo il volume e dicevo ai miei amici: ‘Sentite, pensano a me…’. Questa sfida mi ha sempre eccitato, meglio sconfitti che milanisti l’ho creata io dopo un 3-0 subito in Coppa Italia. Ora sono simpatico ai milanisti, ma una volta era pericoloso uscire per Milano, si incontravano personaggi che quando li vedevo dovevo cambiare strada. Milano la vivevo da dio, facevo un po’ di casino ma ci stava, avevo 20 anni… Oggi ti tengono più blindato, ma ci sta; in quegli anni ad Appiano Gentile si stava poco»

Nicola Berti, cosa fa oggi

Dietro il sorriso allegro e sguaiato di Nicola Berti c’è sempre l’Inter.  55 anni oggi, segno dell’Ariete,  è marchiato a fuoco nell’interismo. Ha vinto tanto (uno scudetto, due volte la Coppa Uefa, una Supercoppa italiana), ed è ancora nei cuori dei tifosi interisti.

Lui che dopo un derby di Coppa Italia perso 3-0, furibondo, sbotta: «Meglio sconfitti che milanisti».

Ne ha combinate tante Nicola, anche fuori dal campo. Un po’ farfallone, un po’ libertino, non ha mai rinunciato a nulla.

Milano è stata la sua città per tanti anni, ora ha trovato un equilibrio a Piacenza, dove vive con la moglie e i due figli adolescenti. Il più grande, Leonardo, gioca a calcio, ruolo attaccante. Il piccolo, Lorenzo, preferisce la boxe.

Dal gennaio del 2016 è ambasciatore dell’Inter. Collabora con la società in eventi legati agli Inter Club, ai partner e ad altre aree aziendali. Così gira l’Italia ed è sempre a contatto con i tifosi. Ogni tanto commenta il calcio in televisione. Ma una passione legata allo sport Nicolino ce l’ha ancora: il golf. Appena può è sul green per qualche buca con gli amici.

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