Secondo Paolo Bargiggia,I calciatori del Napoli non percepiscono lo stipendio da tre mesi. Osimhen a fine stagione potrebbe valere quanto Lukaku”.
BARGIGGIA: OSIMHEN VALE QUANTO LUKAKU
Paolo Bargiggia giornalista esperto di calciomercato, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di 1 Station Radio:
“Osimhen è un uragano. Un fattore travolgente su questo campionato, la dinamite che sta spingendo il Napoli in alto . Ha una fisicità che gli consente di fare un reparto e mezzo da solo, allunga e accorcia la squadra a suo piacimento. Il suo impatto è stato devastante, la scorsa stagione ha siglato 10 gol su 15 partite dopo essere stato fuori tre mesi. È un’arma in più che non è costata molto alla società partenopea, 50 milioni, e che a fine stagione De Laurentiis potrebbe chiedere gli stessi soldi spesi per Lukaku. L’anno scorso gli azzurri, con un Mertens a pieno regime, vincevano di misura, mentre, con Spalletti e Osimhen, dominano e disintegrano gli avversari ed è la dimostrazione di quanto detto“.
CALCIATORI DEL NAPOLI SENZA STIPENDIO DA TRE MESI
“Luciano Spalletti ha ritrovato la giusta serenità dopo due anni di delusione e sofferenza. Aveva patito molto l’esonero da Marotta, questo lo ha fatto riflettere sul suo carattere. Mi raccontano di uno Spalletti che cerca di togliere alibi a tutti i suoi calciatori. Gli azzurri da tre mesi non stanno prendendo stipendio, saranno pagati il 30 di questo mese per scadenza della Lega, tutto nella norma, ma è la dimostrazione dell’incredibile attaccamento di questi ragazzi. Sotto l’aspetto finanziario, rispetto ad altri club con debiti importanti, il Napoli è come il Vaticano: bilancio in salute e sostenibilità. La lotta allo Scudetto alle milanesi, super indebitate, dimostra la bontà di questo progetto”.
BARGIGGIA PRESIDENTI DI SERIE A INDEBITATI
Paolo Bargiggia ha poi aggiunto: “Percassi indebitato? Sono riusciti sempre ad ottenere molti utili, non ho riscontri.
Mourinho? Avevo criticato l’ingaggio di José e poi è partito bene. Le ultime gare, però, non vedo nulla di innovativo nel calcio del portoghese. È un 4-4-2 piatto, ma hanno molti giocatori forti. Ieri è uscito ridimensionato, non ha fatto una bella figura nel derby. Le scene di riunire il gruppo in campo, come quella di ieri, mentre i biancocelesti festeggiavano la vittoria, sono sicuramente da capo-popolo ma non so quanto redditizie.
Lazio? Il paradosso è che ieri hanno vinto con un gioco opposto a quello che vuole Sarri, di contropiede e non di possesso. Questo perché ancora non è riuscito ad insegnare il suo calcio, ma ha a disposizione giocatori di livello che possono esprimerlo tranquillamente.
Milan? Insieme al Napoli è la più seria candidata allo Scudetto. I rossoneri vincono anche quando non possono schierare i loro migliori, quando fanno turnover e giocando sempre bene. È una società che investe tantissimo per fare calcio, sanno scegliere calciatori bravi e funzionali.
Juventus? Contro la Sampdoria è stata una vittoria che fa bene al morale, ma non una di quelle che dimostra che i bianconeri possono lottare per lo Scudetto. Prendono troppi gol e non c’è gioco. Le squadre di Allegri hanno sempre subito poco, questo significa che hanno preso un brodino e che non sono migliorati. Aspettiamo gli esiti strumentali di Dybala e Morata, potrebbe essere due assenze che peseranno con il Chelsea”.