Salvatore Bagni presenta la sfida scudetto tra Napoli e Inter: “Chi vince questa gara sarà campione d’Italia a fine stagione“. Dunque una partita più che decisiva, anche se ci saranno ancora tredici giornate da giocare in Serie A. Bagni da inizio stagione pronostica Napoli-Inter come le due rivali principali per lo scudetto, anche se non bisogna sottovalutare il Milan che pure ha gli stessi punti della formazione di Spalletti. Inoltre bisogna ricordare anche che l’Inter ha una gara da recuperare, quella con il Bologna.
Napoli-Inter: sfida scudetto
Salvatore Bagni ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport, focalizzandosi sul match di sabato allo stadio Maradona tra Napoli e Inter, match tra il miglior attacco e la miglior difesa.
Ed ora, tocca proprio a loro: Napoli e Inter, separate da un punto.
“Sarà campione d’Italia chi vincerà sabato. Se lo fa l’Inter, scava un solco, perché ha comunque una partita da recuperare; se lo fa il Napoli, stacca la rivale e la costringe ad andare incontro alla sfida con il Bologna, quella che le manca, senza certezze e con l’ansia di chi sta inseguendo e dunque non può sbagliare, né rallentare“.
I tre cambi, pa partita in corso, hanno inciso sul derby dell’Inter, forse…
“E magari anche quello di Pioli, con Brahim Diaz. Però è anche vero che per 70 minuti non c’è stata quasi partita, un dominio netto e largo. Probabilmente, pensavo di averla messa insicurezza, di esserne i padroni“.
O può darsi sia un altro indizio, come all’andata con il Napoli
“L’esempio è plausibile. Poteva finire 3-3 quella volta e nessuno se ne sarebbe scandalizzato, dopo che per un’ora l’Inter aveva divertito e tenuto in pugno la serata. Magari sarà un limite che emerge nelle notti importanti, vedremo“.
Gli uomini decisivi
Scelga un uomo-simbolo per parte
“Spalletti per il Napoli. È stato subito chiaro, non si è nascosto, non ha costruito alibi, ha usato un linguaggio diretto. E poi che sia un grande allenatore non lo scopriamo adesso. Per l’Inter, sui tanti io metto Brozovic. Un altro così non ce l’hanno, per personalità e per presenza fisica“.
La sorpresa?
“Mi viene da pensare a Lobotka, che gioca in maniera divina. È la dimostrazione di quanto Spalletti abbia inciso, liberando alcuni calciatori dai loro retro-pensieri: il Napoli avrà anche Ounas, aspettatelo, e poi ha avuto tanto da Petagna. Ma io aggiungerei pure Juan Jesus“.
Il Napoli aspetta di ritrovare Insigne
“Ma non si dica che Lorenzo sia distratto dal proprio futuro. Non giudichiamolo dal rendimento: ci sta, durante un anno, di attraversare un momento in cui neanche le cose semplici ti riescono. Io penso invece che nella sua testa, oggi, ci sia un sogno: lasciare l’impronta per la storia proprio prima dell’addio. Vuole troppo bene alla sua gente ed alla maglia e la scelta di Toronto, per me, al di là dell’aspetto economico, ha anche un risvolto affettivo: evitare di dover eventualmente giocare da avversario contro il Napoli“.