Arrestati i capi ultras di Inter e Milan: La Maxi operazione azzera le curve

Maxi operazione della polizia: scacco matto alle curve Nord e Sud

Un duro colpo alle tifoserie organizzate di Inter e Milan. All’alba di lunedì, la polizia ha arrestato 19 persone, membri delle curve Nord e Sud del Meazza, nell’ambito di un’indagine che ipotizza una doppia associazione a delinquere. Come riportato da MilanoToday, l’operazione ha coinvolto figure di spicco tra gli ultras di entrambe le squadre milanesi, portando praticamente all’azzeramento delle due curve.

L’inchiesta: affari e interessi illeciti legati a San Siro

L’inchiesta, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della procura di Milano, ha messo in luce gli affari illeciti legati allo stadio San Siro. Tra i business scoperti ci sarebbero la rivendita di biglietti a prezzi maggiorati, la gestione dei parcheggi e la vendita di merchandising e bibite all’interno dello stadio. Le due fazioni ultras, nonostante la rivalità storica, si sarebbero spartite la “torta”, mantenendo una “pace” di convenienza per gestire insieme i profitti.

I reati contestati: estorsioni e legami con la ‘ndrangheta

I 19 arrestati sono accusati di associazione a delinquere con l’aggravante del metodo mafioso, estorsione e lesioni. Tra gli arrestati ci sono anche i principali leader delle due curve. Per la curva Sud del Milan, in manette sono finiti i fratelli Lucci, Francesco e Luca, insieme a Islam Hagag, Alessandro Sticco e Christian Rosiello, coinvolti in episodi di violenza legati a scontri fuori dallo stadio e non solo.

Sul fronte della curva Nord dell’Inter, tra gli arrestati ci sono Marco Ferdico, Gianfranco Ferdico, Mauro Nepi, Matteo Norrito e Renato Bosetti. Quest’ultimo era recentemente diventato il leader del secondo anello verde dopo la morte di Vittorio Boiocchi.

Le mire della ‘ndrangheta sulle curve

L’indagine ha evidenziato anche il crescente interesse della ‘ndrangheta verso il mondo ultras. La gestione dei parcheggi e dei ricavi legati agli affari illeciti avrebbe favorito l’infiltrazione di alcune famiglie mafiose, con accuse specifiche rivolte alla curva Nord dell’Inter. Il caso ha preso una piega ancora più drammatica con l’omicidio di Totò Bellocco, legato alla ‘ndrangheta, accoltellato lo scorso settembre da Andrea “Berro” Beretta, ex capo ultras nerazzurro.

La riorganizzazione delle curve e i nuovi scenari

Dopo l’omicidio di Bellocco, la curva Nord dell’Inter si era riorganizzata sotto la guida di Renato Bosetti, cambiando nome e cercando di ricostruire la propria struttura. La curva Sud del Milan, invece, continua a essere dominata dai fratelli Lucci, già coinvolti in precedenti indagini, inclusa una legata al traffico di droga.

La maxi operazione della polizia potrebbe segnare un cambiamento importante nella gestione delle curve, che per anni sono state protagoniste non solo sugli spalti, ma anche in attività illecite legate al mondo del calcio.

Arrestati i capi Ultras di Inter e Milan: colpo alle curve

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