La questione Dries Mertens diventa incandescente in casa Napoli, il giocatore difficilmente rinnova il contratto con la SSCN. Secondo la radio ufficiale il belga ha chiesto un ingaggio da 4 milioni di euro, divisi in questo modo 2,4 milioni di euro di ingaggio e 1,4 milioni di euro di bonus alla firma per un anno di contratto. Il totale fa 4 milioni di euro, ma non si capisce per quale motivo, quando due anni fa Mertens firmò a 4,5 milioni di euro più 2 milioni di euro alla firma, nessuno citò quest’ultimo bonus. A questo punto, facendo lo stesso ragionamento, Mertens avrebbe firmato un contratto da 5,5 milioni di euro a stagione, sommando anche il bonus alla firma.
Sull’argomento Mertens è intervenuto anche Carlo Alvino che a Radio Goal ha detto: “Non credo che il Napoli dia una risposta alla mail inviata dai legali di Mertens. La dead line è fissata per domani, ma non ci sarà risposta e qualora dovesse esserci sarà negativa. L’ingaggio chiesto dal giocatore è totalmente fuori dai parametri della società partenopea“.
Secondo Alvino non va fatto un “processo alla società, anche perché ci sono stati altri casi simili, come Dybala alla Juventus e Perisic all’Inter. Se il belga non dovesse rinnovare io spero con tutto il cuore che la tifoseria stia con il Napoli. Perché i giocatori passano, ma quello che conta è solo la maglia azzurra“.
Un ragionamento che non fa una grinza, ma che non tiene conto del totale disamore dei tifosi verso la dirigenza azzurra, che spinge i supporters a non immedesimarsi nel modo di gestire società e calciatori. È questo che crea indignazione, perché se la cessione di Mertens e Koulibaly fosse rimpiazzata con un super acquisto, non ci sarebbe tanto malumore. Invece il tifoso azzurro è totalmente demotivato dalle politiche di tagli imposte da una società che non riesce ad avere entrate strutturali come lo stadio.