Visnadi: “Plusvalenze, arriverà anche il momento del Napoli e di Osimhen”

Gianni Visnadi ritorna sul caso plusvalenze la Figc riapre il processo per la Juve, mentre il Napoli non è coinvolto. 

È noto che la procura federale ha chiesto di riaprire il caso Juventus per la questione plusvalenze. Da Torino accusano il colpo e chiedono che si riapra anche quello del Napoli con l’affare Osimhen (il club è stato assolto in sede sportiva ndr).

Gianni Visnadi su calciomercato.it interviene sulla vicenda e scrive: “La procura Figc ha chiesto e ottenuto le carte di Torino quando l’inchiesta si è chiusa. A Napoli, l’inchiesta è ancora in corso. ADL è stato indagato con altre 3 persone, lo scorso 21 giugno per i presunti illeciti del trasferimento Osimhen. Quando si chiuderà questa indagine penale, Chiné potrà chiedere gli atti, esattamente come ha fatto con l’inchiesta Prisma, le 14 mila pagine che hanno portate da un lato alla richiesta di rinvio a giudizio per Andrea Agnelli & C e dall’altro alla richiesta di un nuovo processo sportivo per le plusvalenze“.

Poi aggiunge: “Dire che non è giusto che il processo (sportivo) si rifaccia solo per la Juventus (più Samp, Genova, Pisa, Empoli, Pro Vercelli, Novara, Pescara e Parma) e non per il Napoli, è sbagliato perché prematuro. Quando quell’inchiesta si chiuderà, Chiné chiederà i documenti e se anche lì ci sarà un cumulo di informazioni nuove e probanti, state pur certi che anche la vicenda Osimhen verrà ridiscussa“.

Di sicuro, se davvero il 20 gennaio sarà deciso di rifare il processo (sportivo), non è perché ci sia aria di giustizialismo, ma semplicemente di giustizia, stavolta la posta in palio è molto più alta che ad aprile, perché diversi sono gli elementi di prova, raccolti attraverso non già i siti internet, non il nostro fortunatamente, ma con strumenti di cui solo la giustizia ordinaria dispone.

Nel frattempo, il Napoli, o meglio il suo presidente De Laurentiis e il suo collega atalantino Percassi, più Adriano Galliani, in qualità di allora AD del Milan, più l’agente Alessandro Moggi, devono difendersi al tribunale di Napoli dall’accusa di fatture false nel trasferimento di un calciatore, Calaiò. Già ci sono state (a inizio novembre) delle richieste di condanna da parte dell’accusa ( i ps De Simone e Capuano), ma sono cose vecchie, fatti che risalgono al 2013 e 2014 e che presumibilmente finiranno prescritte prima del giudizio finale“.

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