Varriale: “Il Napoli ha l’attaccante italiano più forte della Serie A”

Il giornalista Enrico Varriale analizza il momento del Napoli e sottolinea la forza dell’attaccante Raspadori.

Enrico Varriale, noto giornalista sportivo, ha condiviso le sue riflessioni sulla situazione attuale del Napoli durante un’intervista a Radio Napoli Centrale. Parlando del recente rilancio della squadra dopo la partita contro il Bologna, Varriale ha espresso un ottimismo promettente. Secondo lui, il Napoli sta trovando la giusta direzione, grazie all’intesa tra il tecnico Garcia e la squadra, oltre alla scoperta di giovani talenti come Natan.

“Napoli ritrovato da Bologna? Un rilancio promettente. Alla luce di quanto si è visto nelle ultime gare, mi pare che il Napoli si sia messo nella giusta carreggiata e sta trovando tutti quelli che sono i motivi quando si vuole fare una stagione importante, a cominciare dall’intesa tra tecnico e squadra fino alla scoperta in Natan e la conferma degli altri. Contro la Fiorentina, il discorso è molto semplice: la coperta è corta a centrocampo e difesa, viste le attuali contingenze”.

Varriale è partito analizzando le sfide della squadra, sottolineando alcune carenze a centrocampo e in difesa dovute alle attuali circostanze. Tuttavia, ha elogiato l’abbondanza di opzioni in attacco, con particolare enfasi sull’attaccante Giacomo Raspadori. Secondo Varriale, Raspadori è “l’attaccante italiano più forte che ci sia in Serie A”, una valutazione basata non solo sulle prestazioni di club ma anche sul suo impatto nella Nazionale italiana.

“In attacco Garcia ha l’imbarazzo della scelta. Lindstrom? Bisogna attenderlo, così come Natan. In attacco, la concorrenza per Lindstrom è importante. Il Napoli è un po’ corto sugli esterni, Lindstrom non è Lozano, è più un giocatore da 4-3-2-1, secondo me”.

“Raspadori? Per me, è l’attaccante più forte italiano che ci sia in Serie A e lo dimostra anche in Nazionale. Ha grandissima qualità, è costato quel che è costato e credo vedrà un aumento del minutaggio e tu allenatore hai il dovere di metterlo nelle migliori condizioni possibili per farlo giocare. Lo vedo centrale, non mezz’ala, per me deve sfruttare il tiro dal limite e giocare a ridosso della punta”.

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