La superlega continua a tenere banco a causa del caos suscitato. Secondo quanto riportato dal Financial Times, quotidiano economico britannico: “Il contratto firmato dai 12 club fondatori della Super League è vincolante. Secondo Florentino Perez, “nessuno dei club ha pagato le penali”. Il Financial Times ha poi aggiunto: “Esistono clausole già concordate e stipulate dalle stesse società al fine di tenersi incollate a vicenda il più possibile al progetto. Dal contratto firmato, della durata di 23 anni, si sarebbero però potute svincolare a partire da giugno 2025, comunicandolo con una stagione d’anticipo. In quel caso, il club che avrebbe voluto lasciare il torneo sarebbe stato tenuto a rimborsare una parte dei 3,25 miliardi di euro destinati inizialmente ai club sotto forma di prestito dalla banca statunitense JP.Morgan“.
La Banca d’affari, finanziatrice dell’intero progetto Superlega fino al 2025, attraverso un suo portavoce ha sconfessato l’iniziativa: “Abbiamo chiaramente valutato male come questo accordo sarebbe stato visto dalla comunità calcistica e quale impatto avrebbe potuto avere su di loro in futuro. Impareremo da questo“.
I guai non finiscono qui. Secondo il New York Times la questione superlega è stata deleteria per la JP.Morgan.
La Standard Ethics, una delle agenzie di rating sulla sostenibilità più autorevoli nel campo, ha infatti immediatamente declassato il rating della storica banca che passa da EE- (adeguato) a E+ (non conforme).