Stendardo: “Retegui-Napoli? No, con lo Scudetto acquisti maggiori”

Stendardo ritiene che Retegui-Napoli non si farà perché con lo Scudetto si alzerà il livello degli acquisti

Mariano Stendardo, ex calciatore del Napoli, ha espresso la sua opinione ai microfoni di Radio Crc: “Il Napoli? Per quello che sta facendo il Napoli oggi bisogna complimentarsi con tutti, vanno fatti i complimenti a tutti. Venendo da tanti anni di sofferenza stiamo finalmente raccogliendo i frutti che meritiamo. Olivera e Mario Rui sono due ottimi giocatori e Spalletti li alterna al modo giusto al momento giusto. In base alle partite può decidere chi schierare, ma parliamo di due ottimo giocatori che nei momenti di bisogno si fanno sempre trovare pronti. Ieri ero allo stadio e ho visto la partita. Conosco Di Lorenzo e ci ho giocato insieme. Giocando ogni tre giorni puoi anche arrivare alla partita stanco, ma se si mette in discussione Di Lorenzo si parla del nulla. Nel primo tempo l’Inghilterra è stata superiore ieri soprattutto sul piano fisico. Poi dopo esce la tecnica”.

Stendardo non è d’accordo con chi mette in discussione Di Lorenzo per la prova in Italia-Inghilterra

Stendardo ha poi proseguito: “Mettere in discussione Di Lorenzo per la partita di ieri mi sembra assurdo. Essendo capitano del Napoli ed essendo che stiamo vivendo un’annata strepitosa, vogliono sempre trovare il pelo nell’uovo, ma per quello che stanno facendo i giocatori del Napoli oggi compreso Di Lorenzo bisogna solo ringraziare. È uno dei giocatori più forti in Europa. In Italia un terzino destro che fa le due fasi come lui non c’è. È un ragazzo ancora giovane, bisogna ancora vedere i miglioramenti con l’esperienza che sta facendo”.

Retegui al Napoli? “Ieri non ha brillato tantissimo, entrare nelle dinamiche di squadra non è semplice. Parlare di Napoli per dove si trova la squadra attualmente, rischia poi di bruciarsi, perché giocare a Napoli non è come giocare in un’altra città. Vi dico che dopo lo scudetto di quest’anno si alzerà il livello totalmente essendoci più pressioni e aspettative”.

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