Mille panchine per Luciano Spalletti che sussurra agli amici: “Poi smetto”. Ma è una bugia e nessuno infatti gli crede
La partita di domani tra Sassuolo e Napoli sarà la panchina numero mille per Luciano Spalletti. A proposito di ciò, Monica Scozzafava scrive sul Corriere della Sera: “Ha vinto in Russia, Spalletti. Ma vuoi mettere uno scudetto in Italia, a Napoli per giunta, città di Maradona che lo aspetta da 33 anni? Mille panchine per fare la storia, ed è un punto (o forse anche più di uno) di merito che legittimamente vuole appuntarsi al petto. La chiave? L’entusiasmo, lo stesso che aveva a Empoli, quello che lo travolse a Udine”.
In Sassuolo-Napoli Spalletti raggiunge il traguardo delle mille panchine da allenatore
Scozzafava prosegue: “Gli anni si susseguono in ordine sparso nella sua testa: mille giorni in panchina, mille emozioni, mille partite senza un unico cliché. Perché Lucio è così: una fabbrica di idee, un vulcano di intuizioni. Ed è un uomo innamorato di se stesso. A 63 anni è convinto ma non arrivato (“il calcio va avanti e c’è bisogno di conoscenze”). Lui quando arriva in un posto prende la forma del progetto, poi lo forgia, lo costruisce. Lo affina strada facendo. Il prodotto finito, quello che appare oggi, è elogiato in Italia e in Europa. È diventato un esempio per tanti giovani allenatori che vanno a fargli visita”.
“Ma tante panchine — 76 a Napoli fino ad oggi — sono servite anche a trovare la quadra, in campo e fuori di una realtà bella che con lui è diventata bellissima. Perché mille panchine sono tutte esperienze, l’una dietro l’altra. Su ognuna, Spalletti accende la lampadina (“l’esperienza è lo strumento che fa luce sulla prossima partita”). Appunti di un viaggio che non è ancora terminato. A qualcuno lui sussurra: “Poi smetto”. Una bugia”.