Luciano Spalletti in conferenza stampa a Castel Volturno indica l’Atalanta come una squadra forte che può fare la differenza.
L’allenatore del Napoli ha parlato di Spezia-Napoli, ma ha dato anche una risposta a Mourinho e Pioli che a più rirese si sono lamentati della sconfitta col Napoli.
Ma Spalletti ci ha tenuto anche a sottolineare che il Napoli non ha ancora vinto nulla e che lo scudetto va ancora conquistato sul campo. “All’inizio nessuno ci vedeva come una squadre che poteva fare il tipo di percorso che stiamo facendo.
Allo stesso modo ora nessuno crede che le squadre che sono dietro di noi possano recuperare. Perché una delle sei squadre dietro non può fare come noi? Abbiamo l’obbligo di fare risultati in modo da non farli avvicinare e crearci difficoltà“.
Poi Spalletti aggiunge: “Ci sono tante squadre che sono molto forti, tipo l’Atalanta, anche se sono molto distanti, anche se lui se lui (riferito a un presente in sala stampa, ndr) fa così ‘che c…o dice’. Dico ciò che voglio. Noi dobbiamo sempre farci trovare attenti e pronti, altrimenti ci possiamo restare male“.
Ma il tecnico toscano parla anche del mese di gennaio, in cui si diceva che il Napoli doveva crollare. “Quando si diceva che gennaio sarebbe stato difficile, noi abbiamo pensato ad allenarci al meglio. Sapevamo che serviva ritmo, velocità, con il pallone che doveva girare velocissimo. La nostra attenzione è stata massima, così come il comportamento dei giocatori per raggiungere un risultato che ovviamente non potevamo conoscere in anticipo“.
Chiusura di Spalletti sui tifosi: “Riceviamo affetto tutti i giorni, anche per strada. Quando abbiamo potuto abbiamo giocato delle amichevoli. Abbiamo pensato anche di fare lo strappo settimanale con chi gioca di meno.
C’è la giusta armonia in questo ambiente, ma il tifo è importante. Il calciatore in campo con un orecchio ascolta l’allenatore, con l’altro l’incitamento dei tifosi“.
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