Il tecnico del Napoli, Luciano Spalletti, è intervenuto ai microfoni di DAZN al termine della sfida della 35esima giornata con il Monza.
Una sconfitta che brucia, nonostante l’obiettivo raggiunto da parte del Napoli di Luciano Spalletti di riportare lo Scudetto all’ombra del Vesuvio. A commentare la prestazione dei suoi ai microfoni di DAZN al termine di Monza-Napoli è stato il tecnico partenopeo Luciano Spalletti:
“La nostra qualità è tenere palla, farla girare. C’è stata meno pulizia di gioco rispetto al solito. Diventa difficile se dobbiamo rincorrere gli avversari. Quando si perde c’è sempre un leggero fastidio. Dipende da tante cose, da che umiltà hai. Sei un professionista se ti comporti sempre alla stessa maniera, e non perché ti pagano lo stipendio. Puoi festeggiare, come con la Fiorentina, due giorni prima e poi fai la partita. Questa settimana i ragazzi si sono allenati benissimo. Il sotto livello di qualità avuto non può succedere. Si fanno i complimenti per l’impegno. Autodisciplina e non colpa se ho giocato o meno. Queste sono tutte segate, soprattutto se si attribuisce la colpa agli altri. Nella ricerca della felicità bisogna dipendere solo da se stessi”.
Spalletti ha poi aggiunto: “Kvaratskhelia sa fare molto bene i suoi movimenti, poi bisogna saper far recuperare palla a chi c’è indietro, per dare modo di recuperare palla negli spazi ridotti. In fase di possesso tutti temono Kvara, c’è un’attenzione doppia su di lui che crea spazi per giocare da altre parti. E’ un calciatore stratosferico. Le società come il Napoli sono abituate a programmare. Quando con la famiglia fai un biglietto per le vacanze poi devi essere bravo a tirare a volo, senza far rimbalzare troppo la palla, cambiando sempre al momento opportuno. Il Napoli ha fatto vedere di essere attrezzato. L’anno scorso, all’ultimo momento, lo staff di Giuntoli ha trovato giocatori di qualità di primo livello all’ultimo momento. Ci sono calciatori nel mirino, che si vanno a valutare in maniera più profonda se occorre“.
“Il sogno regalato al piccolo Daniele in panchina? Faceva “wow”, è bellissimo, mi ha chiesto di andare in panchina, l’ho portato nello spogliatoio, ha dato il cinque a tutti. Voleva già fare l’allenatore”, ha concluso Spalletti.